Povertà infantile: Europa, Usa e Canada a confronto su politiche e strategie
“In questi giorni ci stiamo concentrando sulle diverse condizioni di accesso ai servizi per la prima infanzia, le barriere, i bisogni dei bambini, in particolare quelli più poveri, e sulle risposte che vengono garantite - spiega il direttore della Fondazione Zancan, Tiziano Vecchiato -. Questo progetto rappresenta una preziosa opportunità per il nostro paese: le proposte che emergeranno saranno un contributo all’innovazione, proprio in un momento in cui le grandi difficoltà che stiamo vivendo porterebbero a pensare il contrario. Non si può continuare a lasciare la prima infanzia in un cronico deficit di attenzioni sociali e istituzionali. Significherebbe continuare a non coltivare la vita”.
Incontri, seminari, scambi di buone pratiche, riflessioni sulle criticità serviranno dunque a capire quali politiche, strategie, azioni innovative possono essere messe in campo. “Sono previsti sei forum internazionali e altrettanti eventi nazionali - spiega Marzia Sica, Program Manager della Compagnia di San Paolo -. Ci saranno anche incontri di studio con operatori, per divulgare idee e condividere le conoscenze”. A livello nazionale sarà anche avviato lo studio “Povertà e deprivazione infantile: barriere alla speranza di crescere”, che coinvolgerà assistenti sociali, pediatri e volontari, per capire chi sono i bambini che vivono in condizione di povertà e deprivazione e come i loro genitori riescono a prendersi cura di loro.