Povertà, l’Alleanza chiede più risorse: “Dare un segnale netto ora”
ROMA – Che fine hanno fatto i 500 milioni aggiuntivi per il 2017 contro la povertà di cui parlavano alcuni esponenti del governo? E’ questa la domanda che si legge tra le righe della nota dell’Alleanza contro la povertà diramata oggi dalla Cisl per commentare quanto annunciato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa sulla legge di bilancio. Un testo, quello varato dal Consiglio dei ministri, che prevede sì i 500 milioni aggiuntivi più volte citati in questi mesi, ma che fa slittare la loro disponibilità al 2018 e non al prossimo anno come auspicato dalle organizzazioni dell’Alleanza.
Per l’Alleanza, “l’introduzione del Reddito di Inclusione (Rei), previsto dalla Legge delega sulla povertà in discussione al Senato – si legge nella nota -, rappresenterebbe una importante innovazione strutturale per il nostro Paese, specie per quanto riguarda i servizi di presa in carico dei beneficiari e delle attività di inclusione sociale e lavorativa. E’ però una innovazione che necessita di risorse certe e graduali sino a coprire entro un tempo definito e attraverso un Piano pluriennale, l’universo delle persone in povertà assoluta”. Risorse che non è più tempo di aspettare. “Il Governo nella presentazione della Legge di bilancio 2017-19 ha previsto un aumento del Fondo contro la povertà di 500 milioni di euro a partire dal 2018 – aggiunge la nota -. Le dichiarazione delle settimane scorse da parte di esponenti del Governo lasciavano però prefigurare un incremento di 500 milioni di euro già a partire dal 2017. Data l’urgenza della situazione riteniamo che un netto segnale vada dato ora, anche attraverso il potenziamento dei servizi territoriali”. Per l’Alleanza, infatti, la povertà in Italia “non accenna a fermarsi ed anzi continua a colpire in particolare giovani e minori del nostro Paese”. Per questo, al governo le organizzazioni chiedono che “sin dal prossimo anno nella Legge di Bilancio siano incrementate le risorse del fondo per la lotta alla povertà ed esclusione sociale affinché si possano destinare le necessarie risorse a graduale incremento del Rei”.