28 gennaio 2020 ore: 13:30
Welfare

Povertà. L’Alleanza fa il punto sul Rei: “Eredità preziosa”

Domani 29 gennaio, presso la sede Acri, un incontro per tracciare un bilancio sul Reddito di inclusione che possa far riaprire il dibattito sugli ostacoli incontrati dal Reddito di cittadinanza. L’appello:“Non disperdere gli apprendimenti sul contrasto alla povertà emersi a livello locale grazie al Rei”
Povertà. Anziana di spalle seduta su un muretto
ROMA - Non è più possibile richiederlo per via dell’istituzione del Reddito di cittadinanza, i suoi ultimi beneficiari stanno per terminare il percorso avviato, ma fa ancora parlare di sé: è il Rei, il Reddito di inclusione che lo scorso marzo 2019 è stato soppiantato dalla nuova misura voluta dal Movimento cinquestelle. Al Rei è dedicato un convegno organizzato dall’Alleanza contro la povertà che si terrà mercoledì 29 gennaio alle ore 15 a Roma presso la sede di Acri. All’evento parteciperanno Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo; Cristiano Gori, professore di Politica Sociale all'Università di Trento e responsabile scientifico della ricerca; Roberto Rossini, portavoce dell’Alleanza contro la povertà e presidente di Acli e Raffaele Tangorra, segretario generale del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
 
Sebbene i numeri del Reddito di cittadinanza siano molto più consistenti di quelli del vecchio Reddito di inclusione, quest’ultima misura sembra avere ancora qualcosa da dire sul tema della lotta alla povertà. “Secondo i dati Inps il Reddito di Cittadinanza (RdC) raggiunge oltre 1 milione di nuclei familiari, pari a più di 2,5 milioni di persone che si trovano in situazioni di disagio economico - spiega una nota dell’Alleanza -. Permangono alcune criticità: la componente “passiva” della misura, monetaria, necessita di correttivi per essere più equa ed equilibrata (specialmente verso minori e stranieri, le categorie più penalizzate dalla normativa); le politiche di inclusione sono ancora al palo”. Secondo l’Alleanza, infatti, il Reddito di cittadinanza “fatica ad attivare le politiche per l’inclusione”. Per questo “l’Alleanza contro la povertà propone di ripartire dall’eredità del Reddito di Inclusione, che offre alcune soluzioni”.
 
L'attività di ricerca sul Reddito di Inclusione (ReI) condotta dall’Alleanza, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, ha portato alla pubblicazione del volume dal titolo “Il Reddito di Inclusione (ReI). Un bilancio - Il monitoraggio della prima misura nazionale di contrasto alla povertà” (Maggioli Editore). “Con questo volume l’Alleanza si propone di non disperdere gli apprendimenti sul contrasto alla povertà emersi a livello locale grazie al ReI e di promuovere un dibattito basato su dati empirici raccolti a livello nazionale - spiega la nota -. La ricerca quanti-qualitativa contiene un quadro di insieme basato sui dati ed un focus su dodici casi studio, evidenziando dinamiche preziose che restituiscono il ruolo degli attori sociali a livello locale”.
 
Dalla ricerca emergono almeno tre aspetti di rilievo. Secondo l’Alleanza, “seppur con significative differenze territoriali e a fronte di risorse molto più esigue (poco più di 2 miliardi di euro rispetto agli 8 miliardi previsti per il 2020 dal RdC) - spiega la nota - in 15 mesi ha raggiunto il 28 per cento dei nuclei in povertà assoluta che vivono nel Paese, che non erano in molti casi noti ai Servizi sociali”. Secondo quanto riporta la ricerca, inoltre, il Rei “ha dato un impulso senza precedenti alla costruzione di reti territoriali da parte degli Ambiti: il 78 per cento degli accordi e delle collaborazioni strette con i Centri per l’impiego sono in decorrenza dall’introduzione del Sia o del ReI e potrebbero rappresentare un valido punto di partenza per la parte attiva del RdC relativa ai Patti per il lavoro”. Infine, secondo l’Alleanza, il Rei ha permesso una “intensa attività di progettazione da parte dei Servizi sociali dei Comuni, che sono stati in grado di attivare percorsi personalizzati per il 68 per cento dei beneficiari coinvolti”. Risultati che secondo l’Alleanza contro la povertà possono ancora oggi “rappresentare una eredità preziosa per il Reddito di cittadinanza e, più in generale, per tutte le future politiche pubbliche anti-povertà”.
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