Povertà, la Lombardia trema: ottobre può falciare il reddito d'inclusione
In ottobre le persone beneficiarie del reddito di inclusione (Rei) rischiano di vedersi sospeso l'assegno mensile erogato dall'Inps "qualora non abbiano potuto ancora sottoscrivere il progetto personalizzato per avviare il percorso di uscita dalla poverta'". È l'allarme lanciato dell'Alleanza contro la poverta' della Lombardia, che sull'onda delle dichiarazioni giunte da Palazzo Chigi negli ultimi tempi chiede alla Regione di preparare al piu' presto il Piano per contrastare il fenomeno, come previsto dal recente Piano di sviluppo approvato in aula.
Un piano che "dovra' prevedere un finanziamento adeguato per rafforzare i servizi sociali e le reti di protezione e diriattivazione anche lavorativa sul territorio", con lo scopo di dare "concrete risposte alle persone che vivono in condizioni di estrema poverta' nella nostra regione", con particolare attenzione "alle famiglie con minori".
Stando ai dati diffusi dall'associazione sono infatti oltre 18.000 le famiglie in Lombardia, pari a piu' di 55.000 persone, che nei primi sei mesi del 2018 hanno iniziato a beneficiare del reddito di inclusione Rei. L'importo medio mensile dell'assegno di sussidio e' pari a poco meno di 270 euro (269,29, per l'esattezza). "Questo e' un numero che e' destinato ad aumentare- dicono- dal momento che dall'1 luglio scorso la misura ha cambiato i parametri di accesso per cui, saranno valutate le sole condizioni economiche e non piu' il requisito famigliare (presenza di minori, di una persona con disabilita', di una donna in gravidanza, un disoccupato ultra55 enne, ndr)". A detta dell'Alleanza lombarda contro la poverta', infatti, i 96 ambiti territoriali, in cui sono articolati i 1.523 Comuni in Lombardia, potranno ricevere circa 32 milioni di euro gia' stanziati dal piano nazionale per l'implementazione delle reti sul territorio "solo dopo che il Piano regionale sara' presentato ed approvato dal ministero".
Infine, "tenuto conto che le dimensioni territoriali degli ambiti sociali e del lavoro non coincidono- conclude l'Alleanza- attendiamo che il piano individui anche le modalita' per favorire interventi che rendano piu' agevole l'accesso ai servizi alle famiglie residenti in comuni appartenenti ad ambiti territoriali non coincidenti". (DIRE)