Povertà, la sfida del Pd al governo: “Diamo il Rei a tutti i poveri”
ROMA – Estendere subito il Reddito di inclusione (Rei) a tutti gli oltre 4 milioni di persone che in Italia vivono in condizione di povertà assoluta: è la sfida che il Partito Democratico lancia alla maggioranza M5S-Lega presentando alla Camera un proposta di legge che punta a dare una risposta concreta e immediata a tutta la popolazione che vive in situazione di fragilità. Si tratta di un intervento normativo che prevederebbe un aumento delle risorse annuali destinate al Rei dagli attuali 3 miliardi ai 6 miliardi di euro, e che per questo viene definita “concreta e immediatamente realizzabile”. A differenza, fa notare il Pd, del reddito di cittadinanza proposto invece nel contratto di governo M5S-Lega.
La proposta di legge per l’estensione del Reddito di inclusione, introdotto dal governo Gentiloni nel 2017 dopo una lunga fase di sperimentazione attuata nel corso della passata legislatura, è stata presentata alla Camera dal segretario reggente del Pd Maurizio Martina e dai capigruppo alla Camera e al Senato Graziano Delrio e Andrea Marcucci, insieme ai parlamentari Elena Carnevali e Tommaso Nannicini.
“Sul contrasto alla povertà – ha detto Martina - abbiamo lasciato in eredità uno strumento fondamentale per gli italiani, uno strumento che non va messo nel cassetto e ridimensionato, ma va valorizzato presto, senza abbandonarlo per percorrere vie alternative e impraticabili. La proposta di legge è sostenibile, praticabile e fattibile: se davvero la maggioranza fa sul serio, non ha che da prendere questa proposta, discuterla con noi in Parlamento e renderla operativa”. Martina ha criticato il premier Conte per aver “chiesto ad Angela Merkel più risorse per finanziare il reddito di cittadinanza”: una circostanza che il segretario reggente del Pd ha definito “la prova provata che governo e maggioranza navigano nel buio”.
La proposta Pd parte dal lavoro svolto nella scorsa legislatura in collaborazione con l’Alleanza contro la povertà: “Cinque anni fa si spendevano contro la povertà 40 milioni di euro con una misura sperimentale – ha ricordato Delrio – oggi invece ci sono 3 miliardi annui a disposizione nel bilancio dello stato, con il sistema dei decreti attuativi già implementato e la legislazione affinata”.
“Nel dettaglio - spiega Tommaso Nannicini – proponiamo di fare l’ultimo miglio e allargare la platea dei beneficiari a tutte le persone in condizione di povertà assoluta”. Dal prossimo 1° luglio è già previsto che il Rei divenga pienamente universale: scompariranno cioè quei requisiti soggettivi (avere minori a carico, avere condizioni particolari) per accedere alla misura che erano stati posti nella fase di avvio dello strumento. “Con l’ultimo allargamento della legge di bilancio dal 1° luglio il Rei raggiungerà circa 2 milioni e mezzo di persone. Secondo l’Istat in povertà assoluta ci sono oltre 4 milioni di persone: raddoppiando quindi le risorse da 3 a 6 miliardi di euro annui copriremo tutta la platea”, dice Nannicini,
Nella proposta del Pd c’è anche il rafforzamento del beneficio monetario, che diventa più generoso, con una gradazione demandata al Piano di contrasto alla povertà: “Si arriverebbe fino a 750 euro per famiglia con figli”, spiega. Infine un terzo elemento è quello del rafforzamento dei servizi, per sottolineare la parte di attivazione sociale e lavorativa dello strumento: “Prevediamo la possibilità per i comuni di assumere con maggiore facilità gli assistenti sociali e la possibilità di assegnare, in deroga al Jobs Act, l’assegno di ricollocazione”. “Questa proposta di legge costituisce la possibilità di compiere l’ultimo passo per chiudere una lacuna del nostro welfare”, conclude Nannicini. Previsto anche il superamento della sospensione di sei mesi del beneficio, termine temporale che scenderebbe a due mesi, per “fare un check dopo aver beneficiato per 18 mesi delle prestazioni”, spiega Elena Carnevali. “Da 100 giorni – conclude Delrio - stiamo sentendo molte chiacchiere, tante promesse a partire dalla diminuzione delle tasse: qui l’Italia ha la possibilità di sradicare la povertà, possiamo fare una cosa storica per questo paese”.