13 giugno 2016 ore: 15:59
Economia

Povertà, M5S: reddito di cittadinanza non è proposta svizzera

"La notizia sul voto per l'introduzione del reddito di cittadinanza universale ed incondizionato in Svizzera e' stata oggetto di commento persino da parte del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, che secondo alcuni dei principali ...
Povertà. Spiccioli

Roma - "La notizia sul voto per l'introduzione del reddito di cittadinanza universale ed incondizionato in Svizzera e' stata oggetto di commento persino da parte del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, che secondo alcuni dei principali organi di propaganda Pd, avrebbe bocciato la proposta del MoVimento 5 Stelle perche' costerebbe il 20% del Pil. Ma di quale proposta parlava Visco? Sicuramente non di quello proposto dal MoVimento 5 Stelle per sconfiggere la poverta' in Italia che, come certificato dall'Istat, costa 14,9 miliardi di euro solo l'1% del Pil non il 20%. E le coperture ci sono. Collegare le affermazioni di Visco alla proposta del M5S ha l'obbiettivo di distorcere la realta'". Lo spiegano in un documento pubblicato sul blog di Beppe Grillo i gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle: "La proposta di reddito universale della Svizzera e quella di reddito di cittadinanza del Movimento 5 stelle sono completamente diverse", assicurano.

In particolare "la prima differenza riguarda i beneficiari. Mentre la proposta svizzera prevedeva un reddito per tutti i cittadini svizzeri, dalla nascita alla morte, la proposta del MoVimento 5 Stelle e' riguarda solo le persone che vivono sotto la soglia di poverta'. La seconda differenza riguarda i requisiti per poter percepire il reddito. Mentre la proposta svizzera non prevedeva alcun obbligo per ricevere il reddito, quella del Movimento 5 stelle prevede diversi obblighi collegati alla continua formazione e ricerca del lavoro che se non rispettati fanno perdere il diritto al reddito".

"Per poter riceverre il reddito di cittadinanza condizionato del M5S- si legge nella nota- il cittadino deve: 1) accettare i percorsi formativi e di riqualificazione che gli vengono proposti, nel rispetto delle proprie competenze e delle richieste produttive del territorio; 2) accettare le proposte di lavoro che gli vengono offerte grazie all'intermediazione dei Centri per l'impiego, potendo rifiutare massimo 3 proposte; 3) contribuire per non piu' di 8 ore settimanali a progetti utili per la comunita' e la collettivita'; 4) dimostrare, attraverso il portale nazionale, di fare una ricerca attiva del lavoro per almeno 2 ore al giorno tracciabili informaticamente".

Inoltre, spiegano i parlamentari M5S, "l'importo del reddito e' diverso. Mentre quello previsto in Svizzera prevedeva l'erogazione di 2.500 franchi svizzeri al mese (2.260 euro) per i maggiorenni e 625 franchi al mese (565 euro) per i minorenni, il reddito previsto nel disegno di legge del MoVimento 5 Stelle e' collegato alla soglia di poverta' che in Italia e' pari a 780 euro al mese per il singolo individuo. Una soglia che va ad aumentare in funzione dei membri che compongono il nucleo familiare. Mentre in Svizzera si sono potuti esprimere sulla introduzione di un reddito universale e incondizionato, in Italia non si riesce nemmeno a votare in Parlamento una legge sul reddito di cittadinanza che esiste in tutta Europa tranne che in Italia e in Grecia e che serve per garantire una vita dignitosa ai circa 10 milioni di persone che vivono sotto la soglia di poverta'".

Infine, gli esponenti del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato concludono: "Dare dignita' ai cittadini garantendo loro un reddito, formandoli e reintroducendoli nel mondo del lavoro grazie al reddito di cittadinanza si puo' fare ed e' la manovra economica di cui ha bisogno l'Italia per far ripartire i consumi e l'occupazione. Il MoVimento 5 Stelle lo sta gia' facendo nelle citta' in cui governa a Livorno (leggi la testimonianza di Tito) e Pomezia dove e' stato introdotto il reddito di cittadinanza locale. Negare l'emergenza poverta' come fa Fassino per i 100.000 poveri di Torino (dati Caritas) non serve a risolvere il problema. 10 milioni di italiani in condizioni di poverta' non possono essere lasciati indietro. La poverta' si puo' sconfiggere: Una legge sul reddito di cittadinanza subito. Questa e' la priorita'". (DIRE)

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