Povertà, nasce il reddito di inclusione: 400 mila famiglie beneficiarie
ROMA - L'aula del Senato ha approvato in via definitiva il ddl poverta'. I si' sono stati 138, 71 i no, gli astenuti 21. L'articolo unico del ddl, che e' collegato alla manovra finanziaria, delega il Governo ad adottare entro sei mesi piu' decreti legislativi per introdurre una misura di contrasto della poverta' assoluta, denominata reddito di inclusione; per riordinare le prestazioni di natura assistenziale; per rafforzare e coordinare gli interventi dei servizi sociali garantendo in tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni.
I principi e criteri direttivi della delega stabiliscono che il reddito di inclusione deve essere una misura unica a livello nazionale, di carattere universale, subordinata alla prova dei mezzi e all'adesione a un progetto personalizzato di inclusione, articolata in un beneficio economico e in una componente di servizi alla persona. Per beneficiare della misura sara' previsto un requisito di durata minima di residenza nel territorio nazionale. E' previsto un graduale incremento del beneficio e dell'estensione dei beneficiari, da individuare prioritariamente tra i nuclei familiari con figli minori o con disabilita' grave, donne in stato di gravidanza, disoccupati di eta' superiore a 55 anni.
Come ha spiegato il ministro del lavoro Giuliano Poletti, a beneficiare del reddito di inclusione saranno circa 400 mila nuclei familiari con minori a carico, pari a un milione e 770 mila individui. Attualmente il Sia (che diventera' Rei) e' pari a 400 euro al mese, che saranno elevati a circa 480 euro estendendo i requisiti di accesso. (Dire)