15 settembre 2015 ore: 17:27
Economia

Povertà, Poletti: ci sarà un cambio di passo nella legge di Stabiltà

Rapporto Caritas. Il ministro: confronto con associazioni e parti sociali per dotarsi a breve di un Piano nazionale per il contrasto al all'esclusione sociale. E sui senza dimora: "Stiamo per pubblicare linee guida per l’intervento in loro favore"
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ROMA - “Siamo ben consapevoli dell’urgenza di intervenire nel contrasto alla poverta’ e siamo molto attenti all’analisi e alle proposte della Caritas". Ad affermarlo e’ il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, in occasione della presentazione del Rapporto 2015 sulle politiche contro la poverta’ in Italia di Caritas Italiana. "E’ da tempo, peraltro, che con Caritas e con gli altri soggetti dell’Alleanza contro la poverta’, oltre che con le parti sociali e i diversi livelli di Governo, abbiamo avviato un confronto aperto con l’obiettivo di dotarci, a breve, di un Piano nazionale per il contrasto alla poverta’ e all’esclusione sociale, il primo di questo genere nel nostro paese, che ha un orizzonte strategico di medio periodo; ma gia’ dalla prossima legge di stabilita’ cercheremo di avviare interventi seri, strutturati e sostenibili che possano segnare un cambio di passo", ha aggiunto il Ministro, sottolineando come "l’azione di Governo, anche quando non direttamente volta al contrasto alla poverta’ estrema, e’ caratterizzata da una evidente inversione di tendenza rispetto al passato". "Molti degli interventi del jobs act- precisa il ministro- hanno chiari effetti di riduzione della poverta’: si pensi alla riforma degli ammortizzatori sociali, dalla universalizzazione della Naspi, che copre molte figure che altrimenti sarebbero rimaste senza reddito, all’introduzione, per la prima volta nel nostro paese, di un sussidio di disoccupazione di natura non previdenziale, l’Asdi, destinato proprio ai disoccupati piu’ bisognosi che abbiano esaurito gli altri sussidi; per non dire di tutti gli interventi che facilitano l’occupazione, migliorano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e puntano all’accrescimento dell’occupabilita’ dei lavoratori piu’ fragili. Non bisogna infatti mai dimenticare che la via principale per l’uscita dalla poverta’ e’ il lavoro".

"Ma anche in materia di politiche sociali- aggiunge Poletti- non si puo’ dire che il Governo sia stato fermo: per la prima volta da quando sono nati, il Fondo politiche sociali e il Fondo per le non autosufficienze sono stati resi strutturali e il finanziamento del 2015, includendo anche le risorse per i nidi e gli altri servizi per la prima infanzia, e’ salito a oltre 800 milioni: ricordo che a legislazione vigente si trattava di fondi azzerati". Poletti continua: "Abbiamo poi presentato alla Commissione europea, che ce l’ha approvato, un programma operativo per l’utilizzo dei Fondi strutturali - il Pon Inclusione, per oltre 1 miliardo di euro nel periodo 2014-20 v- il cui obiettivo e’ finanziare i servizi territoriali per l’inclusione e l’attivazione delle famiglie in condizione di poverta’: riteniamo, infatti, che il sostegno al reddito da solo non sia sufficiente a far uscire le persone dalla poverta’ e che sia necessaria un’offerta di servizi, aperta alle risorse della comunita’, che sia in grado di farsi carico complessivamente del bisogno espresso".

Poletti ricorda che ci si sta occupando anche dei piu’ fragili tra i poveri: i senza dimora, invisibili anche alle statistiche. "Stiamo per pubblicare- sottolinea il Ministro- linee guida per l’intervento in loro favore che ribaltano la prospettiva, spostandola dall’emergenza all’housing first, sulla base delle esperienze piu’ avanzate disponibili a livello mondiale. Anche in questo caso finanzieremo i servizi territoriali coerenti con questa impostazione, in particolare con le risorse del Fead, fondo europeo per gli indigenti, la cui finalita’ principale resta comunque la distribuzione di beni alimentari agli indigenti, operata da associazioni ed enti come la stessa Caritas ed il Banco Alimentare, per la quale siamo stati tra i piu’ attivi in Europa". "Insomma- conclude Poletti- l’azione del Governo e’ su piu’ fronti e non e’ destinata a fermarsi". (DIRE)

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