Povertà, Poletti: con la legge delega, passo storico
Roma - "Con l'approvazione del disegno di legge delega sul contrasto alla poverta' si compie oggi un passo storico: per la prima volta il nostro Paese si dota di uno strumento nazionale e strutturale di contrasto alla poverta' - il Reddito di inclusione (REI) - che ci consente di introdurre progressivamente una misura universale fondata sull'esistenza di una condizione di bisogno economico e non piu' sull'appartenenza a particolari categorie (anziani, disoccupati, disabili, genitori soli, ecc.)". Ad affermarlo e' Giuliano Poletti, Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
"Il Rei - prosegue il Ministro - rappresenta il pilastro fondamentale del Piano nazionale per la lotta alla poverta' e colma un vuoto annoso nel sistema italiano di protezione degli individui a basso reddito, che ci vedeva come l'unico Paese, insieme alla Grecia, privo di una misura strutturale di contrasto alla poverta'. Il REI e' il segno di un nuovo approccio alle politiche sociali, fondandosi sul principio dell'inclusione attiva, ovvero sul vincolo di affiancare al sussidio economico misure di accompagnamento capaci di promuovere il reinserimento nella societa' e nel mondo del lavoro di coloro che ne sono esclusi".
"Per quanto riguarda il reinserimento al lavoro - aggiunge Poletti- sara' naturalmente determinante il ruolo dei Centri per l'impiego che potranno contare su 600 ulteriori unita' di personale che, nella prospettiva di attuazione del REI, avranno il compito, in collaborazione con i servizi sociali del territorio, di favorire il collocamento al lavoro delle persone piu' deboli".
Poletti ricorda che la delega al governo prevede anche la razionalizzazione delle varie prestazioni sociali e il rafforzamento del coordinamento dei servizi sociali, per garantire in tutta Italia il raggiungimento di standard di qualita' nei servizi. Si tratta di aspetti imprescindibili del Piano che servono a dare efficacia agli interventi di sostegno e di accompagnamento delle persone piu' fragili. "Su questo -sottolinea il Ministro- e' stato fondamentale far convergere fonti di finanziamento europee (PON Inclusione) e nazionali e assicurare la collaborazione attiva tra i vari livelli di governo e tra questi e gli attori del privato sociale: Ministero, INPS, Regioni, Comuni, Terzo settore".
"Siamo gia' molto avanti- conclude Poletti- con la preparazione dei provvedimenti attuativi della legge, che intendiamo sintetizzare in un unico decreto legislativo, in modo da ottimizzare i tempi, rendendo operativo l'esercizio della delega prima dei sei mesi previsti, per dare risposta quanto prima ai cittadini in difficolta'".
Intanto prosegue l'attuazione del SIA, il Sostegno per l'inclusione attiva, operativo da settembre 2016, che ha permesso di testare il nuovo approccio e che ha gia' dato risposte concrete a circa 65 mila famiglie per un totale di 250 mila persone. A breve, grazie alla maggiore disponibilita' di risorse (1,6 miliardi per il 2017) sara' emanato un decreto che ampliera' la platea di beneficiari raggiungendo oltre 400 mila nuclei familiari, per un totale di 1 milione e 770 mila persone. (DIRE)