27 novembre 2017 ore: 14:00
Economia

Povertà, Reddito d'inclusione per 700 mila famiglie da luglio. "Svolta epocale"

Dal primo dicembre sono oltre 500 mila le famiglie che potenzialmente potranno chiedere il Rei, ma a regime la nuova misura di contrasto alla povertà varata dal governo raggiungerà 700 mila nuclei, ovvero 2,5 milioni di italiani. Il ministro Poletti: "Non si tratta solo di erogare un assegno, ma di portar fuori dalla condizione di povertà"
Euro in primo piano, reddito minimo, povertà

Milano - Dal primo dicembre sono oltre 500 mila le famiglie che potenzialmente potranno chiedere il Reddito di inclusione (Rei), la nuova misura di contrasto alla povertà varata dal Governo e presentata oggi a Milano da Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle politiche sociali. "È una misura strutturale - ha sottolineato -, garantita da fondi certi". Il budget complessivo annuo del Rei prevede 2,5 miliardi di euro per l'erogazione economica alle famiglie e 500 milioni di euro per avviare i percorsi di carattere sociale per queste famiglie. Il Rei, infatti, si regge su due pilastri: il contributo mensile (che arriva ad un massimo di 500 euro per le famiglie numerose) e il "progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa" che viene predisposto insieme al Comune di residenza. L'obiettivo è far uscire dalla povertà le famiglie che ricevono il Rei e vengono quindi aiutate in un percorso che permetta loro di risolvere gli eventuali problemi di lavoro, istruzione o abitativi.

Dal primo di luglio 2018, inoltre, il Rei verrà allargato ad una platea di beneficiari più ampia. In sostanza, l'unico vero requisito per accedere al contributo sarà quello del reddito famigliare (Isee non superiore ai 6mila euro l'anno). A regime il Rei quindi riguarderà almeno 700 mila famiglie per circa 2,5 milioni di italiani. "In questo modo si tratta di una vera prestazione di carattere universale - ha aggiunto il ministro Poletti -. E per realizzarla abbiamo bisogno del lavoro di tutti gli enti pubblici, delle realtà del terzo settore e delle imprese. Dobbiamo creare una comunità accogliente. Dobbiamo andare a cercare tutte le persone e le famiglie in stato di bisogno. È un lavoro complesso e delicato perché si tratta non solo di erogare un assegno, ma di portarli fuori dalla condizione di povertà".

"La crisi economica ci ha lasciato in eredità 4,5 milioni di poveri - ha evidenziato Tito Boeri, presidente dell'Inps-. Il Rei è una svolta epocale per il nostro Paese". Nelle prossime settimane l'Inps aprirà uno sportello a Quarto Oggiaro, periferia nord di Milano, all'interno del municipio. "L'obiettivo è di aprirne uno in ogni municipio - ha annunciato Boeri - e abbiamo chiesto al Governo di aprire altre sedi territoriali in Italia per essere più presenti sul territorio per un'azione più efficace nella lotta alla povertà".

Per accedere al Rei, la persona interessante deve presentare la domanda nel proprio comune di residenza. Il beneficio decorre dal mese successivo a quello in cui si è presentata la domanda e solo se si è anche sottoscritto il Progetto personalizzato, con il quale si impegna a svolgere determinate attività. Il Rei dura per un massimo di 18 mesi e può essere rinnovato per altri 12 mesi. Se non vengono rispettati gli impegni previsti dal Progetto personalizzato, il beneficio decade. L'importo mensile viene versato su una carta di pagamento elettronica, con la quale è possibile fare prelievi, fare acquisti, pagare bollette e permette di ottenere sconti del 5% in negozi e farmacie convenzionate. Possono chiedere il Rei i cittadini italiani, quelli comunitari residenti in Italia e coloro che hanno permesso soggiorno Ue di lungo periodo. (Dp)

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