5 febbraio 2020 ore: 11:38
Non profit

Povertà sanitaria e nuove dipendenze, 4,5 milioni per progetti di contrasto

Quarta edizione del Bando Socio Sanitario della Fondazione Con il Sud rivolto a enti di terzo settore e enti pubblici socio-sanitari del Sud Italia. C’è tempo fino al 17 aprile. Borgomeo: “Terzo settore ha un ruolo importante anche in questo ambito, ma non deve essere sostitutivo o alternativo al pubblico”
Povertà sanitaria, medico tiene omini di carta sulle mani - SITO NUOVO
ROMA - Accesso alle cure per persone in condizione di povertà sanitaria e per contrastare le nuove dipendenze. Sono questi i due focus del nuovo Bando Socio Sanitario promosso dalla Fondazione Con il Sud che per l’occasione mette a disposizione 4,5 milioni di euro. Il bando, giunto alla sua quarta edizione, è rivolto agli enti di terzo settore e agli enti pubblici socio-sanitari del Sud Italia e scade il prossimo 17 aprile. “I dati parlano chiaro: da una parte, oltre 12 milioni di italiani che, anche come conseguenza dell’arretramento del finanziamento pubblico in sanità, nell’ultimo anno sono stati costretti a rinviare o rinunciare a prestazioni sanitarie per motivi economici - spiega una nota della Fondazione Con il Sud -; dall’altra la sempre maggiore diffusione delle nuove dipendenze, in cui non è implicato l’uso e abuso di sostanze chimiche, ma di un comportamento o un’attività lecita e socialmente accettata. Si tratta di problematiche come il gioco d’azzardo patologico, lo shopping compulsivo, la cosiddetta “new technologies addiction” (dipendenza da TV, internet, social network, videogiochi) che spesso continuano ad essere curate secondo gli standard applicati per il trattamento delle dipendenze da sostanze come droghe e alcol”.
 
Le organizzazioni che intendono partecipare potranno proporre interventi in uno solo degli ambiti previsti, spiega la Fondazione, per lo sviluppo di sistemi innovativi e integrati di accesso alle cure per persone in condizione di povertà sanitaria sono stati messi a disposizione 3 milioni di euro, mentre per la sperimentazione di metodologie alternative di cura per le nuove dipendenze sono stati messi a bando 1,5 milioni di euro. “Le partnership di progetto dovranno essere composte da almeno tre organizzazioni - spiega la nota -: due del terzo settore più l’ente pubblico responsabile dei servizi socio-sanitari del territorio in cui si vuole intervenire. Potrà essere coinvolto anche il mondo delle istituzioni, dell’università, della ricerca e quello economico”.
 
Due le fasi previste dal bando. Dopo la selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio ci sarà una fase di progettazione esecutiva, con l’obiettivo di ridefinire eventuali criticità rilevate nella fase di valutazione. “Fenomeni come la migrazione sanitaria evidenziano ancora una volta una forte disparità tra Nord e Sud: a livello di offerta sanitaria, ma anche di standard qualitativi - ha commentato Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud -. È ormai evidente che il terzo settore assume oggi un ruolo importantissimo anche in questo ambito, fornendo sempre più spesso servizi che il Sistema sanitario nazionale ha difficoltà ad erogare e garantendo quindi la possibilità di cure a moltissime persone in difficoltà. Un ruolo, quello del terzo settore, che non può e non deve essere sostitutivo o alternativo a quello pubblico, ma complementare”.
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