8 ottobre 2014 ore: 13:05
Economia

Povertà, sempre più italiani e giovani bussano alle porte della Caritas

La segnalazione arriva dalla Caritas Diocesana di Napoli. Dal 2010 negli ultimi 4 anni i napoletani che chiedono aiuto sono aumentati tantissimo. E le istituzioni sono assenti
Povertà, uomo che chiede l'elemosina

NAPOLI - Alla Caritas di Napoli si rivolgono sempre più italiani e sempre più giovani. Circa il 70% degli utenti del Centro di Ascolto sono italiani, a fronte del 40% di quattro anni fa, quando già la crisi non lasciava presagire nulla di buono e richiedeva risposte urgenti al Governo.  "La situazione è drammatica- dice senza mezzi termini Giancamillo Trani, da 26 anni in Caritas, da 5 dirigente- complici le progressive restrizioni dei fondi per il welfare, la latitanza istituzionale, la Chiesa si trova da sola in mezzo al guado. Sta crescendo il livore sociale. Mediamente arrivano da noi 50 persone al giorno tra migranti e italiani, 250 a settimana, oltre mille in un mese. Noi cerchiamo di aiutare nel possibile, ma è impensabile che la Chiesa possa far fronte al disastro. Il ruolo originario della Caritas dovrebbe essere animare le comunità, rendere edotte le persone sui loro diritti e doveri e indicare a chi nella società vanno chieste le risposte. Invece  sono le stesse istituzioni a pregarci di aiutare le persone, abbiamo tante lettere a testimonianza. Stiamo assistendo ad un ribaltamento dei ruoli che farebbe sorridere se non ci fosse da piangere".

Termometri del "disastro" sono i parroci che relazionano per scritto i casi di povertà alla Caritas.  "C'è un impoverimento complessivo. Mentre prima ti trovavi a sostenere una famiglia che non poteva pagare una bolletta, oggi si rivolgono a noi persone che hanno 6 fitti arretrati. Non mancano le note stonate per la difficoltà ad adeguarsi verso il basso: le famiglie non riescono a pagare il fitto, ma hanno l'i-pod o mandano i figli a calcetto. Nessuno vuole rinunciare a ciò che aveva conquistato. Il timore è non intercettare i casi di povertà estrema che in Chiesa non arrivano, per questo stiamo pensando di utilizzare i camper per andare per strada ad incontrare le persone", continua Trani. Nuovi poveri. Sempre più richieste di aiuto vengono dai giovani e c'è una trasversalità delle classi sociali: non solo persone con un basso livello di istruzione, ma anche professionisti e docenti universitari che si sono trovati in mezzo ad una strada da un giorno all'altro.

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