Pranzi solidali, rivive la tradizione di Napoleone nelle piccole trattorie
BOLOGNA – Napoleone se n’è andato nell’agosto del 2015 ma la tradizione del pranzo della Befana offerto alle persone in difficoltà continua. Una tradizione che Ezio Neri, meglio conosciuto come Napoleone, titolare della storica pizzeria di via Arno, ha iniziato insieme all’amico Lucio Dalla fin dal 1981, aprendo le porte del suo locale alle persone in difficoltà, ai senza dimora, ai più bisognosi nel giorno dell’Epifania per un pranzo di festa. E che è stata portata avanti, anche dopo la chiusura del locale di via Arno, al circolo Arci Benassi dove era lo stesso Napoleone a cucinare. A lui è dedicata la sala del circolo dove anche quest’anno il 6 gennaio si terrà il consueto pranzo promosso da Arci Benassi insieme a Caritas, Piazza Grande e Cucine popolari. “È una ricorrenza che Napoleone aveva sempre sostenuto e che continua”, dice Roberto Morgantini, vice presidente di Piazza Grande e amico di Napoleone. Saranno 250 le persone che parteciperanno tra senza dimora, utenti delle Cucine popolari, migranti: il menù prevede risotto ai funghi, scaloppe al limone con purè, frutta e panettone. Come di consueto la Coop offrirà una borsina alimentare. Il 15 gennaio sarà la volta del Ristorante Diana di via Indipendenza che, come di consueto, offrirà un pranzo di solidarietà nel suo giorno di chiusura a un’ottantina di persone..
Ezio Neri "Napoleone" |
La tradizione di Napoleone prosegue e si diffonde, anche nelle piccole trattorie. Lunedì 8 gennaio sarà la Trattoria Casa Mia ad aprire le porte nel suo giorno di chiusura, come già ha fatto negli anni scorsi in collaborazione con la vicina parrocchia. Quest’anno a partecipare alla cena saranno una quarantina di persone tra utenti delle Cucine popolari e famiglie in difficoltà del quartiere. Il 20 gennaio la pizzeria etica Masaniello di via San Donato riproporrà come già in passato la pizza sospesa. Per il terzo anno consecutivo, il ristorante iraniano Pars della Bolognina offrirà un pranzo agli ospiti delle Cucine popolari: il 31 gennaio, con una cinquantina di coperti. “L’idea si sta diffondendo, è un aiuto prezioso, utile per tutti”, conclude Morgantini. (lp)