9 febbraio 2016 ore: 12:57
Immigrazione

Prato, la comunità cinese pensa al "sindaco di Chinatown"

E’ quanto starebbe pensando la comunità asiatica per creare una figura istituzionale in grado di fare da interlocutore e mediatore tra istituzioni italiane e cinesi
Commercianti cinesi a Chinatown

Commercianti cinesi a Chinatown

FIRENZE – A Prato potrebbe presto arrivare “il sindaco di Chinatown’, figura istituzionale della comunità cinese in grado di fare da interlocutore e mediatore tra istituzioni italiane e cinesi, tra cittadini italiani e cinesi. E’ quanto si appresterebbe a fare la comunità cinese, secondo quanto raccontato nelle pagine locali Tirreno di oggi. Ad oggi non esistono figure del genere nella città toscana, se non rappresentanti generici della comunità non istituzionalizzati, che svolgono ruoli spesso volontari che rischiano di non raggiungere una concreta efficacia nel lungo periodo.

Una notizia che arriva a pochi giorni di distanza dalla manifestazione di sabato pomeriggio, in cui i cinesi sono scesi in piazza per chiedere più attenzione da parte delle forze dell’ordine contro la criminalità diffusa.
Sono circa 30mila i cinesi residenti a Prato. Fondamentale l’apporto delle aziende orientali, con una produzione da oltre 2 miliardi di euro. Un valore aggiunto prodotto che oscilla tra l'11 e il 13% dell'intera provincia di Prato. 

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