6 dicembre 2022 ore: 13:11
Disabilità

Premio Bomprezzi, i vincitori e il rapporto dell'Osservatorio cittadini e disabilità

di Chiara Ludovisi
Più della maggioranza degli italiani sovrastima la presenza delle persone con disabilità in Italia, ma ritiene che non siano dei privilegiati. E' uno dei dati contenuti nel 2° rapporto dell'Osservatorio di Swg. Vince il premio Bomprezzi Valentina Tomirotti
Franco Bomprezzi

ROMA - Più della maggioranza degli italiani sovrastima la presenza delle persone con disabilità in Italia, ma ritiene che non siano dei privilegiati. In larghissima parte l’opinione pubblica pensa che siano opportune e giuste le agevolazioni previste dalla normativa italiana per partecipare alla vita sociale e accedere ai servizi pubblici. In media, per gli italiani il valore della pensione d’invalidità è immaginato superiore all’attuale, hanno una corretta percezione sul numero effettivo dei falsi invalidi. È di centrale importanza il tema del lavoro anche per le persone con disabilità: il 70% dei cittadini è a favore del collocamento obbligatorio ed è riconosciuta la adeguatezza dei numeri stabiliti dalle norme per le imprese da quasi i 2/3 dell’opinione pubblica. Questa la fotografia scattata per il 2022 dal secondo rapporto dell’Osservatorio Cittadini e disabilità di SWG sulla percezione da parte dell’opinione pubblica della realtà della disabilità, che è stato presentato durante la Cerimonia di consegna del Premio Bomprezzi - Capulli a Roma nella Giornata internazionale del Volontariato a Roma. L’evento di confronto con il mondo dei media su informazione, disabilità e sociale si è tenuto alla Sala Stampa Estera con l’assegnazione del Premio giornalistico “Franco Bomprezzi” e del Premio audiovisivo dedicato alla collega scomparsa del Tg2 Maria Grazia Capulli.

Hanno partecipato i membri della giura Ilaria D’Amico, giornalista e conduttrice Raidue, Carlo Fontana condirettore della Tgr, Gianluca Di Feo Vicedirettore de La Repubblica, Giovanni Parapini, Direttore Rai Umbria, Roberto Natale direttore Rai per la sostenibilità e Marco Tarquinio direttore di Avvenire, Silvia Vaccarezza, giornalista Tg2. Inoltre, sono intervenuti Angelo Capulli Presidente onorario premio Bomprezzi, Maurizio Pessato, Vicepresidente SWG, Martina Fuga, CoorDown ODV e Comitato Scientifico del Premio, Francesco Cancellato Direttore di Fanpage per raccontare assieme ad Angela Nittoli e Ylenia Sina il progetto vincitore del primo Premio Bomprezzi 2021.

Il 1° premio AutoScout24 Bomprezzi va a Valentina Tomirotti con un articolo su La Repubblica sul turismo accessibile, ad Antonella Galli il 2° Premio CBM Italia Onlus Bomprezzi con un pezzo su Avvenire, 3° Premio Fondazione Mantovani Castorina Bomprezzi è assegnato a Romina Gobbo per la rivista Credere. Riceve il 1° Premio Maria Grazia Capulli la giornalista Anna Cremonini per un servizio TG1/TGR. Il Premio per la Campagna sociale 2022 va ad AIOCC, Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica, attiva per lo screening gratuito in tutta Italia del tumore testa-collo.

L'indagine Swg

L’opinione pubblica mette in luce la sensazione di una presenza delle persone con disabilità un po’ superiore alla media effettiva. La media delle risposte indica un valore della pensione superiore a quella attuale; a parte il recente aumento dell’importo per le persone con invalidità al 100%. Per l’assegno di accompagnamento, invece, la percezione media corrisponde al dato reale. Se si pensa alla riserva dei parcheggi per disabili: oltre il 50% crede che il numero destinato sia inferiore a quello reale; oltre la metà dell’opinione pubblica, inoltre, ritiene che le postazioni riservate siano numericamente carenti e i 2/3 degli italiani reputa che i posti disponibili siano effettivamente utilizzati da persone che ne hanno bisogno. La possibilità di evitare la coda in ospedali e uffici pubblici è considerata positiva dalla quasi totalità dei cittadini. Nel caso del pagamento di musei e eventi pubblici da parte della persona disabile e dell’accompagnatore emerge che le modalità attuali non sono affatto conosciute; solo poco più di 1/4 segnala la modalità corretta; su quale sia il tipo di agevolazione che proporrebbero il 60% del campione sceglie un prezzo ridotto per entrambi. Il grande tema del lavoro, fondamentale anche per le persone con disabilità, vede il 70% dei cittadini a favore del collocamento obbligatorio. Viene, inoltre, riconosciuta la adeguatezza dei numeri stabiliti dalle norme per le imprese, da quasi i 2/3 dell’opinione pubblica; la maggioranza di questi lo fa, però con qualche riserva; allo stesso tempo, si osserva che 1/4 dei cittadini indica un aumento della quota da imporre alle imprese. Sulle multe che gravano sulle imprese inadempienti oltre la metà del campione non sa dare una risposta, segno della mancata informazione sul tema. Per chi risponde la media è molto al di sotto di quanto stabilito per legge.

La ricerca Autoscout24

Il più grande marketplace automotive online a livello pan-europeo ha realizzato, inoltre, una ricerca tra la sua community sul senso civico degli italiani e il loro rapporto con la mobilità, con un focus dedicato alle persone con fragilità che è stata presentata proprio nel corso dell’iniziativa dedicata a Bomprezzi e Capulli. “Con AutoScout24 monitoriamo da sempre i cambiamenti più importanti sulla mobilità, per poi trasformare queste informazioni in azioni concrete – afferma Gioia Manetti, SVP di AutoScout24 e CEO AutoScout24 Italia- Crediamo fortemente nello sviluppo di un modello che sia inclusivo e sostenibile, dove cooperino tutti gli attori del settore, cittadini e istituzioni, e che abbia al centro le necessità delle persone. Ed è per questo che abbiamo sostenuto la seconda edizione del Premio Bomprezzi, un momento per fare cultura affinché le nostre città siano adatte a tutte le persone, con un occhio attento a quelle più fragili. Dalla ricerca che abbiamo realizzato emerge, infatti, un netto miglioramento della sensibilità dei cittadini su alcuni temi importanti, tra cui la disabilità, e la mobilità sostenibile... ma il cambiamento è solo agli inizi”. Su mobilità ed inclusività l’indagine di AutoScout24 ha preso, infatti, in esame uno dei temi più sensibili, quello dei parcheggi: come si colloca l’Italia? In questi anni sono stati fatti passi da gigante a livello di sensibilizzazione, tanto che il 44% degli italiani ritiene un fatto estremamente grave occupare un posto auto riservato ai disabili e per il 92% non si “tocca” per nessun motivo. Ma non basta, c’è il restante 8% da convincere. Di questo 8 per cento, oltre sei su dieci (63%) giustificano la propria risposta con la brevità della sosta, il 22% adduce come scusa l'indisponibilità di altri parcheggi nelle vicinanze, mentre un 11%, quindi l'1% del totale, ritiene sempre giustificabile tale azione.

“Le indagini mettono in luce che l’immagine che l’opinione pubblica ha delle persone con disabilità non è di soggetti privilegiati. Quanto è presente nelle normative italiane per rispondere alle loro necessità è visto come giusto e viene rispettato. Sul terreno delle condizioni di vita quotidiana, c’è una maggiore comprensione e conoscenza delle questioni che toccano le persone con disabilità rispetto a quanto emerso l’anno scorso. È un passo in avanti importante per l’inclusione, l’Osservatorio Bomprezzi nasce proprio per monitorare e promuovere un cambiamento culturale, sensibilizzare i media, fare rete con l’obiettivo di abbattere stereotipi e ampliare la consapevolezza sulla disabilità. Nei media c’è maggiore attenzione e capacità di racconto non pietistico, come dimostrano i premiati” spiega Simonetta Morelli, presidente Premio Bomprezzi.

“Le parole hanno peso: partiamo da questa consapevolezza per ricordarci quanto sia rilevante il potere dei termini che utilizziamo per raccontare la realtà che ci circonda, soprattutto quando parliamo di disabilità. Proprio per il peso, e quindi la forza, che hanno le parole, abbiamo scelto anche quest’anno di essere al fianco del Premio Bomprezzi, che come noi di CBM si impegna nel promuovere una cultura inclusiva della disabilità, e lo fa attraverso un uso attento della lingua e della comunicazione” dichiara Massimo Maggio, direttore di CBM Italia Onlus.

Il premio Bomprezzi

Il primo premio va a Valentina Tomirotti (la Repubblica), “per la scrittura fluida e completa che trasporta il lettore verso una visione completa e non lamentevole del turismo accessibile esplorato da più punti di vista (culturale, politico, esperienziale e come opportunità economica), accompagnato da una passione della scrittura in prima persona, pur senza fare cenno della propria disabilità che viene utilizzata con maestria quale punto di osservazione per offrire al lettore un servizio di inchiesta magistrale da cui emerge in modo chiaro ed inequivocabile un concetto: il turismo per le persone disabili non è per forza la sola accessibilità dei luoghi”.

Il secondo premio è assegnato ad Antonella Galli (Avvenire), “per la capacità di far emergere una storia personale, con attenzione ai dettagli, che fa trasparire tutto il dolore del vissuto ma senza scadere mai nel pietismo. Per la scrittura emozionante che rende tutti partecipi della storia di Virginia e di sua madre Katia”.

Il terzo premio è per Romina Gobbo (Credere), “per la storia di riscatto e la scelta di aver reso il senso di uno sport raccontato come strumento di vita e non solo come mera pratica riabilitativa. Un articolo capace di creare emulazione e restituire fiducia attraverso un testo scritto con passione che non trascura le difficoltà attraversate dal protagonista”.

Il primo premio “Maria Grazia Capulli” è stato invece assegnato ad Anna Cremonini (TG1), “per la pulizia del servizio, l’ottima intervista e la grande lezione che restituisce. Il servizio entra efficacemente nell’aspetto più intimo del fenomeno dell’autismo, partendo dall’importanza delle relazioni e della famiglia. Il messaggio della disabilità come valore che spinge i famigliari a dare quotidianamente il meglio di sé è il lascito più forte di una narrazione in cui il ruolo del giornalista scompare, lasciando spazio alla testimonianza diretta”.

Infine, il premio Aiocc – Campagna sociale va alla campagna “Hai la testa a posto?”, per “l'originalità e la capacità di penetrazione del messaggio di prevenzione che affronta un tema ostico e delicato, per la meritorietà dell’iniziativa e l’impegno profuso sul campo”.

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