15 settembre 2016 ore: 12:59
Società

Primo giorno di scuola camminando in "piedibus"

Un 'autobus umano', una 'carovana' di bambini delle elementari accompagnati da adulti. È scattato questa mattina, all'apertura del nuovo anno scolastico a Firenze il "viaggio" verso la scuola
Piedibus. Bambini vanno a piedi a scuola

Un 'autobus umano', una 'carovana' di bambini delle elementari accompagnati da adulti. È scattato questa mattina, all'apertura del nuovo anno scolastico, il progetto 'Piedibus': il viaggio di solo accompagnamento al mattino per gli alunni della scuola Mameli, a Novoli. Presente all'iniziativa, operativa a Firenze grazie a Comune, Legambiente e Uisp, il vicesindaco con delega all'Educazione Cristina Giachi. Il percorso, sperimentato a giugno, ha il 'capolinea' nella piazza all'interno del centro commerciale San Donato, e' lungo poco meno di 500 metri e si percorre tra i 5 i 10 minuti al massimo. Come funziona? Il ritrovo e' fissato alle 8 del mattino e qui ogni alunno e' presentato al volontario che lo registra nel gruppo e gli fornisce il cappellino giallo di Legambiente. Partenza alle 8.10, arrivo a scuola entro le 8.25 con i genitori che possono partecipare alla passeggiata fin dentro alla scuola.

I bambini sono anche dotati delle 'multe morali', utilizzate per scoraggiare i comportamenti incivili da parte degli automobilisti che parcheggiano sul marciapiede o in prossimita' delle strisce pedonali. "È una bella occasione se i bambini vanno a scuola a piedi", sottolinea Giachi. "Meglio non abituarli all'auto anche solo per poche centinaia di metri. Meglio opporsi alla pigrizia lasciandoli camminare almeno prima delle lezioni. I vantaggi- continua- sono enormi, a cominciare dall'invito a uno stile di vita piu' sano, indispensabile per la riduzione dell'obesita' infantile e dal miglioramento del traffico". È "anche un modo per educare i bimbi all'autonomia e alla mobilita' sostenibile e per far conoscere loro il quartiere". E' intenzione di Palazzo Vecchio coinvolgere attivamente nel progetto anche i genitori e i nonni "cosi' da farli diventare anche loro accompagnatori volontari".

(DIRE)

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