19 giugno 2015 ore: 14:28
Immigrazione

Profughi, don Nicolini consulente del sindaco di Bologna per i diritti dei rifugiati

Virginio Merola ha ingaggiato, gratis, il parroco alla Dozza come "consigliere personale per garantire i diritti umani nelle politiche di emergenza abitativa e di accoglienza dei rifugiati"
Rifugiati. locandina giornata 2012

BOLOGNA – Ora è ufficiale. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha ingaggiato (gratis) don Giovanni Nicolini, parroco alla Dozza, come consigliere personale per la garanzia dei diritti umani nelle politiche di emergenza abitativa e di accoglienza dei rifugiati. La nomina, con ordinanza del primo cittadino, è di pochi giorni fa. “Si è ritenuta l’opportunità di avvalersi dell’apporto prezioso che l’esperienza e le conoscenze, maturate negli anni da don Giovanni Nicolini, nell’ambito delle attività e iniziative finalizzate alla solidarietà nei confronti delle categorie più deboli, possono assicurare alle scelte delle politiche comunali da adottare come risposta attiva per il superamento delle problematiche sempre più difficoltose legate alle emergenze abitative come a quelle costituite dalla necessità di assicuraer un’accoglienza dignitosa ai rifugiati nel nostro Paese”, si legge nell’ordinanza del sindaco. 

Don Nicolini non si è tirato indietro: ha dato la sua disponibilità a collaborare con il Comune. Lo fà quando ci saranno da elaborare “politiche attive per il contrasto e il superamento delle problematiche connesse all’emergenza casa e all’accoglienza dei migranti e questo a titolo assolutamente gratuito e senza oneri per l’amministrazione comunale”. Non lo aspetta un compito facile viste “le numerose problematiche legate all’emergenza abitativa che caratterizza la città di Bologna e le conseguenze dirette, in termini di accoglienza, dei flussi di migranti che interessano il capoluogo emiliano”. 

Temi che Don Giovanni affronta da anni, da sempre. Don Giovanni Nicolini era in prima fila, assieme ad Amelia Frascaroli, oggi al Welfare di Merola, quando l’ex sindaco Sergio Cofferati ordinava gli sgomberi degli accampamenti rom sul Lungoreno. È il cappellano del carcere della Dozza, è stato direttore della Caritas fino al 2006 (e al suo fianco c’era sempre Amelia Frascaroli). Scrive il sindaco nell’ordinanza: “Da tempo nella città di Bologna opera Don Giovanni Nicolini con merito e capacità universalmente riconosciute nel campo della solidarietà e dell’assistenza alle persone in difficoltà economiche e di mezzi, costituendo un punto di riferimento importante”. Ora darà una mano al Comune con “un rapporto di collaborazione basato sullo scambio di opinioni per l’elaborazione e la possibile condivisione delle politiche perseguibili in tema di emergenza abitativa e di accoglienza dei rifugiati, assolutamente privo di carattere patrimoniale e comunque svolto a titolo gratuito”, si legge sempre nell''ordinanza. (Dire)

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