Profughi, il prefetto di Bologna: “Vanno accolti, guai a fare gli struzzi”
BOLOGNA - L’arrivo in massa dei profughi dal nord Africa è “un problema che esiste e che non si può evitare”. Per questo “è inutile mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi”. Tiene il punto il prefetto di Bologna, Ennio Mario Sodano, che a margine di una conferenza stampa in Prefettura è tornato sulla questione migranti. E alle voci di protesta che in questi giorni si stanno moltiplicando contro l’accoglienza degli immigrati anche in terra emiliana, Sodano risponde con severità. “Il problema esiste – ribadisce il prefetto – fatte salve le opinioni di ciascuno, e quali che siano le decisioni, che non sta a noi prendere, intanto il problema lo dobbiamo risolvere. Non è che sospendiamo”. Sodano sottolinea che “abbiamo arrivi ogni giorno, negli ultimi giorni sono addirittura quotidiani. E a questa cosa bisogna far fronte, altrimenti proprio chi più si lamenta ne pagherà le conseguenze”, perché se i migranti vengono lasciati da soli “sul territorio, in qualche modo si dovranno arrangiare. Meglio allora che siamo noi a creare un sistema che regga – sostiene Sodano – in attesa che venga trovata, come ci auguriamo, la soluzione”.
Il prefetto ammette che di lamentele ce ne sono un po’ ovunque, ma “qui non ci si nasconde dietro un dito. Sappiamo che è un problema e lo è per tutti: per noi che lo affrontiamo e per chi ogni giorno vede arrivare queste persone e quindi si preoccupa”. Insomma, insiste Sodano, “i problemi ci sono ma vanno affrontati con concretezza, sapendo che non c’è modo per evitarli. È inutile mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi. I problemi vanno affrontati con responsabilità, serenità, capacità e con tanto impegno, che da parte nostra, delle forze dell’ordine, del servizio sanitario, dei volontari e dei Comuni è elevatissimo, lo assicuro”.
Il prefetto conferma che una buona parte del problema riguarda la mancanza di spazi dove accogliere i migranti. “Abbiamo difficoltà a trovare le strutture – sottolinea Sodano – molti invocano le caserme, ma molte non sono agibili e per sistemarle occorrono tempi che non sono compatibili con l’emergenza”.
Il prefetto conferma la possibilità di fare requisizioni di spazi per alloggiare le persone, ma ci tiene anche a spegnere eventuali allarmi. “La requisizione è uno degli strumenti che ci dà l’ordinamento – ricorda Sodano – è una delle tante possibilità e comunque non è lo strumento risolutore. So che il termine attira molto, ma nella maggior parte dei casi anche in passato le requisizioni si sono fatte con un accordo”. Il prefetto loda infine gli enti locali. “Ultimamente la disponibilità è aumentata, anche nei piccoli Comuni – fa sapere – ancora una volta questa si è confermata una terra civile, concreta e capace. Sono orgoglioso di questo. Del resto siamo in Emilia-Romagna, se non funziona nemmeno qua c’è da preoccuparsi”. (Dire)