Profughi, Marzocchi (Emilia Romagna): "Il piano di accoglienza funziona, ma insufficiente"
Teresa Marzocchi
BOLOGNA - “Il Piano di accoglienza nazionale funziona, ma è insufficiente”. A parlare è Teresa Marzocchi, assessore alle Politiche sociali dell’Emilia-Romagna, al termine del Tavolo di coordinamento Regione/Enti locali sugli arrivi non programmati che si è tenuto questa mattina in Regione alla presenza dei sindaci dei comuni capoluogo e capo distretto e delle Province. “Con l’Emergenza Nord Africa sono arrivate in Italia 60 mila persone, il Piano nazionale è stato studiato per 120 mila ma, già la settimana scorsa, ne ha registrate 140 mila e gli arrivi non accennano a fermarsi – afferma – Bisogna pensare ad altro, perché non ci sono più posti”. Eppure, la filiera dell’accoglienza funziona: hub regionale e poi accoglienza diffusa sui territori. I problemi sorgono dopo. I tempi abbastanza rapidi di concessione dei permessi fa sì, infatti, che le persone accolte siano pronte alle dimissioni dalle strutture. “Ma noi non abbiamo risposte – continua Marzocchi – perché l’ampliamento dei posti dello Sprar non basta, nessuna di queste persone vuole fare il rimpatrio volontario, sul territorio non abbiamo lavoro, i Comuni non hanno risorse e il permesso che hanno in mano non consente loro di andare in Europa a cercare lavoro”. Un problema ques’ultimo già evidenziato sui Tavoli nazionali e rispetto al quale l’assessore dice: “Si sta ragionando su eventuali buonuscite, permessi diversi per muoversi anche in Europa e affido famigliare che, secondo me, potrebbe funzionare non come prima accoglienza ma dopo le dimissioni dalle strutture”.
Altra questione affrontata, i minori stranieri non accompagnati. “La presa in carico da parte dello Stato stabilita nell’Intesa Stato-Regioni di luglio è una buona decisione ma ancora non è stata attuata – precisa Marzocchi – Da parte nostra, noi abbiamo aumentato i posti ma sulla fiducia perché mancano i provvedimenti di attuazione”. Con la conseguenza, che ci sono una trentina di minori presenti all’interno dell’hub di accoglienza – arrivati insieme ad adulti e rivelatisi poi minorenni – in attesa di essere inviati sui territori. “I ministeri dell’Interno e del Welfare devono attuare al più presto l’Intesa”, afferma Marzocchi che aggiunge: “Ovviamente, tutto questo ha senso se si mette mano alle norme, Dublino in primis, e si coinvolge l’Europa nell’accoglienza”. E rispetto a Mare Nostrum e alla possibilità che finisca con l’entrata in vigore di Triton, l’assessore dice: “Sono due cose diverse: non so come si possa pensare di togliere Mare Nostrum senza un’alternativa. È una questione di civiltà”.
In Emilia-Romagna al 7 ottobre i migranti presenti sono 2.330. A Bologna le presenza maggiori (543), seguono forlì-Cesena e Rimini entrambe con 240 persone. A Modena sono 235 i migranti accolti, a Ravenna 233, a Reggio Emilia 229, a Parma 227, a Ferrara 198 e a Piacenza 185 (fonte elaborazione Regione su dati Prefettura di Bologna). (lp)