Progetti innovativi contro sfruttamento, illegalità e tratta. Nuovo bando al Sud
- ROMA - Al via un nuovo bando per selezionare progetti innovativi capaci di favorire l’inclusione lavorativa e di contrastare i fenomeni di illegalità, tratta e sfruttamento sessuale degli immigrati. La Fondazione con il Sud torna sul tema del contrasto allo sfruttamento lavorativo e al fenomeno della tratta degli immigrati, rivolgendosi al mondo del terzo settore meridionale mettendo a disposizione 2,5 milioni di euro. Termine ultimo per presentare i progetti, esclusivamente online precisa la Fondazione, il 15 settembre 2017. Il bando, rivolto a Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, è alla sua seconda edizione. Con la prima edizione dell’Iniziativa Immigrazione, promossa nel 2014, la Fondazione ha sostenuto 13 progetti assegnando complessivamente 3,7 milioni di euro.
L’Iniziativa è rivolta a partnership composte da almeno tre organizzazioni di terzo settore, spiega la Fondazione, a cui potranno aggiungersi il mondo delle istituzioni, dell’università, della ricerca, dell’economia. Gli ambiti di interesse sono l’inclusione lavorativa degli immigrati, attraverso inserimento professionale o avvio di esperienze di lavoro autonome e il contrasto a tratta e sfruttamento sessuale, attraverso iniziative che affianchino e sostengano chi ne è vittima e permetta loro di raggiungere piena inclusione e integrazione sociale. Gli interventi, inoltre, dovranno prevedere il pieno coinvolgimento degli immigrati, valorizzandone competenze, relazioni e capacità di agire nella comunità in cui vivono.
I progetti dovranno essere presentati entro il 15 settembre 2017 esclusivamente online tramite la nuova piattaforma “Chàiros” realizzata dalla Fondazione e accessibile dal sito. “La valutazione delle proposte terrà conto di aspetti come l’innovatività, la sostenibilità, il contributo in termini di opportunità di integrazione e di inserimento offerte agli immigrati - spiega la Fondazione -, il partenariato coinvolto, la capacità di creare reti relazionali tra i soggetti più rappresentativi del territorio (famiglie italiane e straniere, associazioni di immigrati, volontariato e terzo settore, privato sociale e imprese for profit, privato sociale e servizi sociali, ecc), modalità di comunicazione per condividere e diffondere iniziative potenzialmente esemplari per altri territori. Info e documentazione sul sito della Fondazione”.