19 settembre 2016 ore: 16:27
Disabilità

Programma d’azione disabilità, Fish: “Necessario cambio di passo”

A Conferenza nazionale disabilità chiusa, il presidente Falabella commenta: “Del precedente Programma ben poco attuato. Servono politiche complessive rivolte davvero a tutti”, a partire dalla scuola. Sulla non autosufficienza: “Una condivisa nozione di persone con necessità di sostegno intensivo”
Disabilità. Cartelli con simbolo carrozzina - SITO NUOVO

ROMA - Si è dunque conclusa anche la V Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità, a Firenze il 16 e 17 settembre. Nonostante la scarsa copertura della notizia da parte della stampa e della televisione pubblica, le 2000 presenze dimostrano una notevole partecipazione da parte di persone con disabilità, operatori, amministratori. La Conferenza è stata l’occasione per presentare le proposte del prossimo Programma d’Azione da parte del Governo, rappresentato dal Ministro per il Lavoro e le Politiche sociali, Giuliano Poletti e da Franca Biondelli, sottosegretario dello stesso Ministero, ininterrottamente presente per tutta la durata della Conferenza. “Il Programma accoglie in larga misura le istanze espresse dall’Osservatorio Nazionale sulla Disabilità a cui FISH, e molte altre voci, hanno partecipato attivamente – commenta, non isolato, il presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, Vincenzo Falabella – Fish però ha voluto anche sottolineare come del precedente Programma ben poco sia stato attuato. E lo ribadiamo: è necessario un cambio di passo, di relazioni, di governance altrimenti anche questo Programma rimarrà lettera morta”.  

Una sfida che comporta un rinnovato e rafforzato ruolo dell’Osservatorio ma anche l’assunzione di responsabilità a tutti i livelli istituzionali e un forte coordinamento delle azioni e delle politiche, una certezza delle risorse e una razionalità nella loro allocazione in funzione della piena inclusione delle persone con disabilità e delle loro famiglie. 

“Questi aspetti, fondamentali per un futuro realmente diverso, ed altri ugualmente strategici, li abbiamo sottolineati anche in un nostro documento pubblico. Esso enfatizza alcune istanze strategiche, quali il contrasto alla segregazione e la reale attuazione della Convenzione Onu, ancor più dopo le raccomandazioni all’Italia del Comitato Onu per i Diritti delle Persone con Disabilità. È quindi impellente anche ristrutturare i servizi per la collettività (tutta) tenendo condo della prospettiva della disabilità e del genere, di considerare la disabilità nelle politiche sociali, per il lavoro, di contrasto alla povertà, per la mobilità, per lo sviluppo e per l’equità”. 

Non solo politiche specifiche, quindi, ma anche politiche complessive rivolte davvero a tutti. Il pensiero va anche al preannunciato Piano per le non autosufficienze. A latere della Conferenza il premier Renzi ha anticipato un aumento del Fondo per le Non Autosufficienze. “Riteniamo – prosegue Vincenzo Falabella – che sia un pezzo delle politiche sociali assai rilevante e che si debba iniziare innanzitutto dall’adozione di una condivisa nozione di persone con necessità di sostegno intensivo, differenziato sulla base dell’intensità del sostegno necessario. E di qui partire per fissare livelli essenziali di assistenza e quindi diritti certi ed esigibili in ogni angolo del Paese”. 

“Ma vi sono anche urgenze che non possono attendere il domani. In questi giorni e in queste ore l’emergenza scuola è drammatica. Per troppi bambini con disabilità la scuola non sta iniziando o sta iniziando in modo discriminatorio: raccogliamo centinaia di segnalazioni di mancata assegnazione di assistenti materiali, di servizi di trasporto, di sostegno didattico. Una violazione di un diritto costituzionale che è inaccettabile e a cui va data risposta qui e adesso”. 

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