Prorogato il bando per il servizio civile: poche le domande
ROMA - Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile ha prorogato alle ore 14 di venerdì 8 luglio prossimo il termine di presentazione delle domande per il “Bando di selezione di 35.203 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale in Italia e all’estero”, pubblicati lo scorso 30 maggio.
La proroga nasce anche in seguito alla segnalazione della Cnesc (Conferenza nazionale enti di servizio civile), che con una lettera al Dipartimento aveva evidenziato a 48 ore dalla scadenza del termine per la candidature una situazione anomala rispetto ai precedenti bandi, con un numero di domande molto al di sotto della aspettative e delle tendenze registrate negli ultimi anni. Lo scorso anno infatti, secondo i dati comunicati dal Sottosegretario con delega, Luigi Bobba, “a fronte di un'offerta triplicata”, le richieste “erano raddoppiate” e a dicembre si parlava di oltre 160 mila domande arrivate per i bandi usciti nel 2015. Prematura ovviamente ogni valutazione sulle cause di questa situazione, ma la Cnesc ha comunque chiesto al Dipartimento di pubblicizzare il più possibile con i media la proroga del Bando.
Parla di "ennesimo aggiustamento che il sistema di servizio civile ha dovuto mettere in campo per evitare di scontrarsi con il preoccupante fenomeno del calo delle domande da parte dei giovani" Enrico Maria Borrelli, presidente di Amesci e del Forum Nazionale Servizio Civile. "All’azione governativa di rilancio dell’istituto si contrappone il calo delle domande da parte dei giovani. - sottolinea in una nota - Anche gli enti, in occasione dei bandi straordinari frutto dell’accordo tra il Ministero del Lavoro, il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale con altri ministeri, stanno ricevendo pochi progetti da parte degli enti. Un segnale chiaro di quanto anche la crescita sia un obiettivo da perseguire con maggiore attenzione per evitare di disperdere le energie e le risorse stanziate dallo Stato per riformare il servizio civile e renderlo universale.
“Nell’ultimo anno abbiamo registrato una minore partecipazione dei giovani ai progetti di servizio civile, al punto che le domande pervenute non arrivavano neanche a coprire i posti messi a bando. In vista di un servizio civile universale che punta ad avviare 100 mila giovani l’anno, il Governo deve fermarsi a rifletterne le cause. Se siano dovute ad un calo di attrattività dell’esperienza agli occhi dei giovani o se le molteplici contaminazioni, da garanzia giovani ai bandi tematici con regole sempre diverse, non stiano creando confusione e disorientamento” continua Borrelli.
Per il presidente del Forum nazionale Servizio civile "la crescita deve essere governata perché non diventi caotica e produca l’effetto contrario di ridurre piuttosto che di allargare la partecipazione dei giovani. Troppi bandi straordinari, regole sempre diverse per gli enti, tempistiche eccessivamente ristrette per progettare e reclutare candidati, e modalità di impiego dei giovani ancora poco chiare". Il Forum chiede al Governo un confronto urgente e un chiarimento sulle linee future. (FSp)