Prostituzione e tratta in Italia e nel mondo
L’Oil (Organizzazione internazionale del lavoro), nel giugno 2012, ha stimato in 20,9 milioni le vittime di sfruttamento della manodopera a livello globale (compreso lo sfruttamento sessuale) 880 mila delle quali nell’Unione Europea. Secondo le Nazioni Unite latratta degli esseri umani coinvolge 2,7 milioni di persone per un giro d'affari di 32 miliardi di dollari, nell’80% dei casi sono donne o bambini; per l’Unodc (United nations office on drugs and crime, agenzia Onu contro le droghe e il crimine), nel 79% dei casi il traffico avviene per sfruttamento sessuale. A gennaio 2012 la Fondazione Scelles ha presentato per la prima volta un rapporto mondiale sulla prostituzione: da 40 a 42 milioni di persone si prostituiscono nel mondo. L’80% è donna, il 75% ha tra 13 e 25 anni e il nove su dieci dipendono da un “pappone”. Nell’Europa occidentale le immigrate sono la maggioranza (1-2 milioni). Cambiano i metodi di reclutamento: dai social network ai Giochi olimpici: nel 2010 per la coppa del mondo di calcio le autorità hanno identificato 40 mila prostitute in più.
Le vittime identificate in Europa. Secondo il primo rapporto della Commissione UE sulla tratta di persone in Europa, el periodo 2008-2010 sono state 23.632 le vittime identificate o presunte di tratta di esseri umani nell’Unione Europea, di cui ben 6.426 (più di un quarto) in Italia. L’indagine registra un aumento del 18% delle vittime di traffico di esseri umani e una diminuzione del 13% delle condanne per i trafficanti. L’Italia è il paese che, in valore assoluto, registra il maggior numero di casi: 1624 identificazioni nel 2008 su un totale di 6.309 in Ue; 242 nel 2009 su un totale di 7.795 e 2381 nel 2010 su un totale Ue di 9.528). A essere maggiormente fatte oggetto di tratta in Europa, sono le donne, che rappresentano il 68% del totale. Gli uomini sono il 17% e il 25% minori. Il 62% delle vittime di traffico di esseri umani è sfruttato per prestazioni sessuali, il 25% come manodopera forzata. Altri tipi di traffico, come ad esempio quello di organi, vengono indicati al 14%. La maggioranza della tratta avviene all’interno dell’Unione Europea stessa (ben il 69%), con i cittadini di Romania e Bulgaria a guidare la classifica. Per quanto riguarda la tratta di persone extra-UE, Nigeria e Cina risultano presenti nelle statistiche di tutti e tre gli anni. Il 75% dei trafficanti sono uomini, e il numero dei sospetti autori di tratta di esseri umani è in calo del 17%. Sono numeri che non rappresentano probabilmente la punta di un iceberg molto più grande.