Proteste anti immigrati. Astalli condanna strumentalizzazione “politica e mediatica”
ROMA – “Nella vicenda di queste ore a Casale San Nicola ci pare importante ribadire ancora una volta che Roma si trova ad accogliere persone che sono state costrette a lasciare la propria casa a causa di crisi umanitarie, conflitti o regimi dittatoriali. Si tratta mediamente di persone molto giovani e tra di loro tante sono le vittime di tortura”. Commenta così padre Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli la protesta anti immigrati nella zona a nord di Roma.
“È da condannare ogni forma di strumentalizzazione politica e mediatica sulla pelle dei rifugiati e costruita ad arte per creare pericolose tensioni e inutili allarmismi tra la popolazione – aggiunge -.Il Centro Astalli invita istituzioni, privati cittadini e tutti gli attori coinvolti ad impegnarsi responsabilmente nell’accompagnare il cambiamento in modo pacifico e sulla base di un dialogo costruttivo”. Il centro Astalli ricorda che “l’accoglienza dei rifugiati a Roma non deve e non può diventare un problema di pubblica sicurezza. I cittadini capitolini hanno dato prova di grande solidarietà in situazioni anche più complesse mostrandosi pronti ad aiutare chi giunge in città perché in fuga da guerre e persecuzioni. Le diverse esperienze di accoglienza del Centro Astalli a Roma mostrano che una pacifica convivenza tra italiani e rifugiati è possibile e persino generatrice di un arricchimento reciproco in termini di crescita umana e culturale”.