Quattrocento anziani in gita sul Tevere. L'iniziativa dell'assessorato contro la solitudine
ROMA – 90 anziani in “crociera” per un giorno, sul fiume Tevere, per ripararsi dal caldo, ma soprattutto dalla solitudine e la noia delle torride giornate estive. L'iniziativa si è svolta ieri a Roma, su iniziativa dell'assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari, nell'ambito delle iniziative capitoline per il piano caldo: una gita in battello e poi pranzo in compagnia. I partecipanti sono stati coinvolti dagli sportelli sociali di Farmacap: in tutto 360 anziani hanno aderito, divisi in quattro giornate. Ieri l'ultimo appuntamento, con gli anziani di Cinecittà, individuati tramite gli sportelli sociali di Farmacap, che hanno messo in campo una serie di iniziative di prevenzione e controlli rivolto proprio alla persone anziane, soprattutto nel periodo estivo. “Grazie a uno di questi controlli presso una farmacia di Ostia, è stata salvata la vita a una donna: è stata ricoverata d'urgenza all'ospedale Grassi, dopo un controllo di routine: segno che la prevenzione funziona”, ci fanno sapere dall'assessorato.
Già negli anni scorsi erano state promosse iniziative e gite per gli anziani rimasti in città durante l'estate, ma questa è la prima volta che viene proposta la gita in battello sul Tevere, che è stata particolarmente apprezzata e ha evocato ricordi del passato. “Sono andata sul Tevere che avevo 10-11 anni – racconta una delle partecipanti, Alessandra Leccese – Allora, quando ero ragazzina, fidanzata, noi avevamo tutta Roma – ricorda – Ci portavamo da mangiare, mettevamo gli asciugamani per terra. Le vacanze nostre erano così, in giro per Roma”.
Per molti dei partecipanti, ieri è stata “la prima occasione per uscire dall'inizio dell'estate – riferisce l'assessora Funari - In tanti ci dicono che non hanno altra occasione per fare vacanza. Questa gita è un'azione che contrasta soprattutto la solitudine. Sono anziani seguiti dagli sportelli sociali delle nostre farmacie comunali, che vengono da diversi municipi in tanti quartieri. Questo progetto – conclude - aumenta la socializzazione. Anche chi mi racconta di problemi, giornate tristi e malattie, oggi mi dice: 'Grazie a questa giornata, oggi penso ad altro e mi sento anche più felice”.