“Oltre un miliardo di persone con disabilità nel mondo e l'80% vive nei Paesi più poveri”, afferma Massimo Maggio, direttore di Cbm Italia. Diritti e povertà al centro del primo di una serie di incontri a Milano sulla Convenzione Onu
MILANO - La disabilità è una questione di diritti. E c'è un rapporto tra disabilità e povertà. Sono i due punti al centro dell'incontro “Fare la differenza, nell’indifferenza: i diritti delle persone con disabilità” promosso oggi a Milano da Cbm Italia, Associazione “SON Speranza oltre noi” con la collaborazione della Fondazione Casa della carità. Si tratta della prima tappa di un percorso di conoscenza e approfondimento della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, che per l’occasione ha coinvolto alcune classi del liceo scientifico Alessandro Volta di Milano. “Nel mondo oltre un miliardo di persone ha una disabilità e l’80% di queste vive nei Paesi del Sud del mondo. Qui esiste un ciclo che lega la disabilità alla povertà - sottolinea Massimo Maggio, direttore generale di Cbm Italia -. Chi è povero ha più probabilità di avere una disabilità perché non ha accesso a una alimentazione sana e a cure mediche. Chi ha una disabilità ha meno probabilità di accedere a istruzione, formazione e lavoro: opportunità che potrebbero porre fine alla povertà”.
“Con SON stiamo vivendo un’esperienza di accoglienza rivolta a famiglie che vivono una situazione di disabilità e che si stanno cimentando con il 'Dopo di noi' - racconta don Virginio Colmegna, uno dei fondatori dell'associazione -. Però dall’inizio non abbiamo voluto solo costruire una struttura, ma impegnarci sul tema dei diritti. Questo convegno è per noi soprattutto un’operazione culturale, rivolta in modo particolare ai giovani. È una responsabilità forte che avvertiamo tanto quanto il progetto che stiamo realizzando”.
CBM Italia Onlus è un’organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabile e nell’inclusione delle persone con disabilità in Africa, Asia, America Latina e in Italia. SON nasce nel marzo 2017 dall'esigenza di quattro famiglie residenti nei quartieri di Crescenzago e Adriano, alla periferia Nordest di Milano, accomunate dalla fragilità dei propri figli e dalla preoccupazione per il loro futuro. Soci fondatori sono don Virginio Colmegna, l’Associazione Amici della Casa della Carità ODV e il CeAS-Centro Ambrosiano di solidarietà. SON ha avviato "Abitiamo il futuro", un progetto di abitare solidale, ispirato al “Dopo di noi”, dove sperimentare l’autonomia di figli portatori di fragilità, che sarà anche un luogo di vita e animazione culturale, aperto al territorio e accogliente verso altre fragilità. (
www.associazione-son.org)