Quote migranti, la Ue ci spera: trovato un buon equilibrio, andiamo avanti
BRUXELLES - "Non siamo al corrente del piano B di Renzi e difenderemo l'attuale proposta della Commissione europea per la ricollocazione dei migranti, sia domani al Consiglio Affari interni che al Vertice europeo della prossima settimana". Lo ha indicato la portavoce della Commissione europea Natasha Bertaud oggi a Bruxelles. L'esecutivo europeo tira dritto precisando che "una soluzione serve immediatamente" perché la priorità è salvare vite umane subito, come stabilito a più voci all'indomani della più grande catastrofe della storia nel Canale di Sicilia dello scorso aprile. Due mesi dopo, il dossier immigrazione europeo è ancora aperto e sembra lontano da una conclusione. "Secondo le nostre stime - ha detto Bertaud - abbiamo trovato un buon equilibrio" nella proposta che domani sarà sul tavolo dei ministri dell'Interno. "Vogliamo che il sistema di ricollocamenti sia obbligatorio".
Negli ultimi giorni la tensione è salita tra Francia e Italia. Parigi è accusata di aver sospeso la libera circolazione delle persone prevista dal trattato di Schengen. La Francia ha reintrodotto i controlli fissi alle frontiere con l'Italia che non sono previsti dal trattato. "Nessuna comunicazione ufficiale è giunta a Bruxelles", dice Bertaud, ma "la Commissione europea è al corrente dei controlli alle frontiere di Francia, Austria e Svizzera" con l'Italia e "stiamo verificando la situazione. Vogliamo assicurarci che tutti rispettino Schengen". La Germania ha straordinariamente rimesso i controlli alle frontiere in occasione del G7 dello scorso fine settimana. Domani, prima dell'inizio del Consiglio Affari Interni Ue in Lussemburgo, il commissario per l'immigrazione, Dimitris Avramopoulos, ha convocato i ministri di Italia, Francia e Germania, Angelino Alfano, Bernard Cazeneuve e Thomas de Maiziere.
Il Consiglio Affari Interni rappresenta un banco di prova importante con l'obiettivo di scrivere le linee guida per le conclusioni del vertice dei leader del 25 e 26 giugno su ricollocamenti e reinsediamenti. Come ha richiesto Juncker, e ha ricordato la portavoce: "il momento di mostrare la solidarietà europea è arrivato e il tema giusto è la migrazione". (gdp)