17 gennaio 2015 ore: 11:18
Giustizia

Raccolta abiti usati, il Cnca: “Nelle coop sociali persone oneste e competenti”

Il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza esprime vicinanza agli operatori del Consorzio Bastiani per il coinvolgimento nell’inchiesta di una propria cooperativa: “Avevano denunciato loro per primi”. Si alle indagini, ma stop agli attacchi indiscriminati
Cassonetto giallo - donna dona abiti usati

ROMA – La lotta alla criminalità non si trasformi in un attacco indiscriminato a tutta la cooperazione sociale. E’ la richiesta del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) che esprime in una nota la propria vicinanza agli operatori del Consorzio Bastiani “che devono fronteggiare le accuse mosse a una propria cooperativa nell’inchiesta a Roma sui vestiti usati raccolti tramite i cassonetti gialli”. L’inchiesta, che ha messo in luce le infiltrazioni camorriste nella gestione dei vestiti usati, chiama in causa anche la cooperativa sociale Lapemaia.

Il Cnca ricorda che “proprio il Consorzio Bastiani, per primo, denunciò la situazione di rischio nel settore, paventando la presenza della criminalità”. Tant’è che “nel corso degli anni il Consorzio ha subito numerose intimidazioni” compresi “tre incendi nel proprio magazzino”, oltre a “danneggiamenti e minacce”.

Il Coordinamento nazionale Comunità di Accoglienza ricorda di aver “preso più volte posizione pubblica per denunciare situazioni equivoche e sospette accadute nella capitale” e afferma che “l’importante azione di lotta alla criminalità e alla corruzione intrapresa finalmente a Roma non debba trasformarsi in un attacco indiscriminato a tutta la cooperazione sociale, nella quale operano con dedizione e assai bassi compensi tantissime persone appassionate, oneste e competenti”.

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