Raccolta solidale per i poveri, per la prima volta c'è anche il cibo biologico
PALERMO - Comune di Catania e Coop insieme per la solidarietà. Nell'ambito delle iniziative e degli eventi programmati dalla Rete comunale delle associazioni di volontariato è stata realizzata presso i tre punti vendita Ipercoop la raccolta alimentare "Alimentiamo la solidarietà" destinata alle famiglie che vivono un forte disagio sociale. Da sottolineare che per la prima volta in Italia è stata realizzata anche una raccolta di bio alimenti, destinata a chi ha particolari intolleranze o malattie ma non ha la possibilità economica per provvedere. I bio alimenti raccolti ammontano a 135 chilogrammi. L'Ipercoop ha incrementato il totale raccolto con un proprio contributo del 20%. Le derrate alimentari sono state destinate esclusivamente alle associazioni che hanno aderito e che nel loro statuto prevedono tra le loro finalità questo tipo di attività.
- In particolare stati raccolti 39 chili di farina, 98 di pelati, 30 di sale, 865 di pasta, 46 di zucchero, 68 di biscotti, 124 di riso, 130 di prodotti per l'infanzia; 100 bottiglie di salsa; 51 litri di olio e 474 di latte; 108 buste di legumi, 115 brick di legumi, 122 scatolette di tonno, 128 scatole di legumi.
La scelta da parte del comune di Catania di rivolgersi alle associazioni è stata motivata dal fatto che esse conoscono bene la situazione sul territorio ed hanno prontezza delle emergenze da affrontare. Oltre a ciò è stato importante il ruolo dei volontari che hanno raccolto i prodotti nei tre punti vendita.
"Un progetto che si è potuto realizzare - ha detto l'assessore Angelo Villari - grazie alla rete del volontariato. Una collaborazione forte con le varie associazioni con le quali dobbiamo rilanciare un progetto comune. Un'avventura, questa, realizzata grazie al lavoro e all'impegno dei dipendenti comunali ma, soprattutto, grazie alla disponibilità dell'Ipercoop Sicilia. Non solo - ha continuato Villari - una grande quantità di beni ricevuti, grazie all'afflato solidaristico dei consumatori catanesi, ma sono significativi i 135 chili di prodotti biologici, raccolti per la prima volta in Italia, che hanno un costo sensibilmente più alto e dei quali, per questo motivo, molte famiglie sono ormai costrette a fare a meno. Chi ha un potere di acquisto ormai ridotto ha anche diminuito il livello della qualità degli alimenti senza poter tenere in alcun conto, in particolare in presenza di specifiche patologie, che questa situazione può creare danni importanti all'organismo. Un esperimento molto positivo che spero molto presto possa essere rinnovato perché la solidarietà nei confronti di chi sta peggio è uno dei cardini importanti della nostra società". (set)