16 luglio 2014 ore: 12:49
Disabilità

Ragazzi autistici maltrattati, Nicoletti: “Spettacolo vomitevole”

Il giornalista commenta sul sito “Insettopia” il caso dei minori torturati nel centro socio-riabilitativo “Casa di Alice” di Grottammare: “Attorno all’autismo si conferma sempre la medesima costante di approssimazione che degenera in comportamenti criminali"
Maltrattamenti alla casa di Alice di Grottammare

ROMA – “Uno spettacolo vomitevole”. Così il giornalista Gianluca Nicoletti, padre di un ragazzo autistico, commenta i maltrattamenti subiti dai ragazzi autistici nel centro socio-riabilitativo “Casa di Alice” di Grottammare (Ascoli Piceno), in seguito ai quali sono state arrestate quattro educatrici e il coordinatore.

Le forze dell’ordine hanno scoperto all’interno della strutturauna vera e propria stanza di contenimento, in cui i ragazzi venivano rinchiusi dopo essere stati spogliati e dove a volte erano costretti anche a espletare i propri bisogni fisiologici. “Le torture agli autistici nel paese delle meraviglie” è l’amaro titolo del post di Nicoletti sul sito “Insettopia”, che si batte per “fare chiarezza riguardo ogni luogo comune sulla disabilità psichica, ogni informazione superficiale, ogni leggenda e superstizione”. 

“Quello che accadeva nella ‘Casa di Alice’ – scrive Nicoletti - è la prova che non si può continuare a considerare l’autismo come una voce del vocabolario. Ancora una volta l’Italia si accorge quanto sia diffusa e radicata l’ignoranza su un problema così ampio e dolorosamente diffuso come quello dei soggetti autistici e delle loro famiglie”.

box “Mentre le penne raffinate continuano a fare questioni di natura lessicale – prosegue il giornalista - , dando del politicamente corretto a chi chiede loro di non usare con leggerezza un termine che circoscrive uno dei peggiori pozzi neri d’arretratezza nel nostro paese, si scopre quale sia la media attenzione verso i ragazzi autistici nelle strutture ‘modello’ che dovrebbero occuparsi della loro abilitazione all’autonomia. Come un anno fa clamorosamente si scoprì a Vicenza di insegnanti di sostegno trasformate in aguzzine di un ragazzo autistico a loro affidato”.

“Attorno all’autismo – conclude Nicoletti - si conferma sempre la medesima costante di approssimazione che degenera in comportamenti criminali. Operatori che dovrebbero essere specializzati nel trattamento dell’autismo si sono appassionati nel recupero del vintage manicomiale, con tanto di cella di contenzione dove i ragazzi venivano rinchiusi nudi dopo essere stati percossi e umiliati. Tutto questo ancora una volta il mondo lo viene a sapere solo perché qualcuno mosso da senso di giustizia decide di mettere delle telecamere e avere la prova concreta e inequivocabile del maltrattamento e delle torture”. 

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