25 luglio 2015 ore: 09:23
Disabilità

Ragazzo autistico disperso a Roma, il padre scrive a Berlusconi

“Mi aiuti a ritrovare mio figlio, perso come un pacco da oltre 40 giorni”. L'appello al Cavaliere, mentre “solo i volontari continuano le ricerche”. Daniele Potenzoni è sparito il 10 giugno a Roma, dove era venuto insieme a un gruppo, accompagnato da tre educatori e un volontario, per partecipare all'udienza del Papa
Daniele Potenzoni
Daniele Potenzoni

ROMA – Sono passati più di 40 giorni da quando, il 10 giugno scorso, Daniele Potenzoni si è perso a Roma: 36 anni, autistico, era venuto a Roma da Pantigliate (Mi), insieme a tre accompagnatori e un volontario, per partecipare all'udienza del Papa. Ma da quando è salito sulla metropolitana a Termini, nessuno l'ha più visto. E troppo pochi, forse, lo stanno cercando: così il padre, dopo essersi rivolto a Chi l'ha visto?, dopo aver chiesto aiuto a media e cittadini, si gioca una carta sorprendente: scrive a Silvio Berlusconi. Perché proprio a lui, viene da chiedersi: forse perché in casi come questo, assurdi nella loro complicata semplicità, serve un “Supereroe”, uno dei tanti “venditori di illusioni” che, sopratutto nel caso dell'autismo, hanno una certa presa. E mentre passano i giorni, senza che nessuna notizia giunga su Daniele, il padre punta il dito contro chi, forse, non sta facendo bene il suo dovere:innanzitutto, quegli “educatori esperti che lo hanno perso, smarrito, come si fa con una cosa, un pacco, non avendone cura”. Ma anche di chi sta lasciando che le ricerche le portino avanti solo “i volontari, come l'associazione Famiglia di Roma, mentre le istituzioni, il sindaco, la chiesa all'inizio hanno raccolto dei fondi per finanziare le ricerche. Ma i giorni passano senza pietà e senza risposte”. 

BOX “Noi siamo una famiglia di Pantigliate, un piccolo paese di Milano – scrive Francesco Potenzoni a Berlusconi - Mio figlio Daniele frequenta un centro diurno dalle 8 alle 15, il resto della giornata lo trascorre con la sua famiglia, all’oratorio,:lui ama i luoghi non affollati, le altalene, la chiesa, i parchi e adora camminare, tanto è che nel paese lo conoscono tutti. La nostra è una famiglia modesta come tante che oggi fanno fatica ad arrivare a fine mese, ma in questi 45 giorni ho fatto e tentato di tutto per mio figlio, volantinaggio tappezzando tutta Roma, partecipazioni in tv per lanciare appelli, ma ad oggi, quasi fine luglio, Daniele sembra scomparso nel nulla. Come è possibile ? Adesso è a Roma, solo, da più di 40 giorni senza terapia medica. Come starà mio figlio?”.  

E nella disperazione, il padre di Daniele si rivolge accorato a Berlusconi: “La prego, mi aiuti affinché Daniele non scompaia per sempre. Le domando, se è a conoscenza dell’esistenza di fondi stanziati dalla Regione o dallo stesso Stato per supportare le spese per le ricerche, o indicarmi magari qualche altra strada, o a chi altro possa rivolgermi per ritrovare mio figlio Daniele. Spero con tutto me stesso che legga questa lettera, e dare quindi un senso allo sfogo di un papà veramente disperato". (cl)

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