22 ottobre 2024 ore: 17:04
Famiglia

Reato universale di gestazione per altri, Amnesty international: “Equiparato alla tortura e al genocidio”

L’organizzazione umanitaria interviene sull’approvazione della proposta di legge presentata da FdI: “Saranno penalizzati i minori in quanto non faciliterà la trascrizione automatica dei certificati di nascita di bambini nati all’estero"

ROMA – Il 16 ottobre è stata approvata definitivamente la proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia per rendere la gestazione per altri (Gpa) un “reato universale”, cioè perseguibile in Italia anche se praticata all’estero da cittadini o cittadine italiane. In una nota, Amnesty International Italia, riconoscendo la complessità etica del ricorso a tale tecnica di procreazione, ritiene opportuno commentare sulla sua caratterizzazione di “reato universale”, interpretabile come una forzatura giuridica. I reati universali sono di una gravità assoluta, come la tortura, il genocidio, la riduzione in schiavitù e i crimini contro l’umanità, e sono considerati come tali dalla comunità internazionale nel suo complesso.

Questo non è il caso della Gpa, secondo l’organizzazione umanitaria. Mentre in Italia era già un reato, tale pratica non è vietata, anzi è regolamentata, in molti altri stati, anche europei. La Gpa – si legge nella nota – è una tecnica di procreazione cui fanno ricorso principalmente coppie eterosessuali, ad esempio per ragioni mediche, donne con problemi importanti di fertilità o a cui è stato asportato l’utero oppure colpite da tumori, e in misura minore coppie costituite da due uomini.

Da un punto di vista giuridico, quello del 16 ottobre è un provvedimento di dubbia applicabilità secondo Amnesty International perché mancherebbe la premessa fondamentale – ai fini delle indagini e la ricerca delle prove - della rilevanza penale nello stato estero del fatto posto in essere, per il quale si vuole perseguire l’individuo in Italia, in base al principio della doppia incriminazione.

In termini pratici, la legge rischia di discriminare soprattutto coppie omogenitoriali e di avere ricadute sulla tutela dei minori in quanto non faciliterà la trascrizione automatica dei certificati di nascita di bambini nati all’estero. È davvero difficile capire come una legge di questo tipo possa essere presentata dai suoi proponenti come norma in difesa dei bambini e delle bambine. Amnesty International Italia incoraggia a non sottovalutare l’importanza della trascrizione automatica degli atti di nascita dei bambini nati all’estero da coppie omogenitoriali, che rappresenta un altro aspetto fondamentale per garantire i diritti delle famiglie Lgbtqia+. Amnesty International denuncia questi tentativi di svilire i diritti delle persone con una modalità violenta e discriminatoria.

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