Redattore Sociale va avanti. Ma serve un impegno comune
Redattore Sociale non si ferma e non chiude. Pur nel permanere della grave crisi economica che abbiamo segnalato tre mesi fa, e che tuttora costituisce un’ipoteca forte sul futuro della testata, la nostra informazione quotidiana proseguirà anche nel corso del 2023.
L’editore, i giornalisti e i poligrafici provano così a dare a questa impresa editoriale un’altra possibilità, sostenuti dalle tante attestazioni di stima ricevute in questo periodo, segno di quanto l'agenzia sia e possa restare un punto di riferimento nel panorama dell'informazione sui temi sociali, dando spazio e dignità di notizia ad un mondo che sulle nostre pagine ha sempre trovato un luogo (a volte l’unico) in cui raccontarsi.
Andare avanti non è semplice e richiede sacrifici, ma pur facendo ricorso in misura consistente ad un ammortizzatore sociale continueremo a raccontare i mondi delle fragilità e del disagio sociale, perché oggi più che mai questi ci stanno a cuore e richiedono attenzione.
Ci impegneremo nei prossimi mesi ad individuare e percorrere quelle strade che siano in grado di garantire una prospettiva certa e sicura alla testata, in modo da non disperdere il patrimonio che in questi 22 anni è stato costruito. Sarà ineludibile tessere nuove alleanze, inventare nuovi progetti, moltiplicare il numero degli abbonati, così da poter contare su maggiori risorse: rinnoviamo quindi l’invito a sostenere concretamente questa avventura e a tutti chiediamo un impegno concreto, ad esempio sotto forma di abbonamento, o di servizio editoriale, o di partenariato per un progetto. È il momento del sacrificio, ma anche della creatività e dell'immaginazione.
Sulla pagina dedicata agli abbonamenti troverete le opzioni di sottoscrizione per i privati e i contatti per poter avviare - come enti e organizzazioni - un confronto sui servizi editoriali che possiamo offrire. Redattore Sociale ha bisogno ora del sostegno di tutti e di tutte.
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