Reddito minimo. Cilap: “Ue renda vincolanti norme su contrasto alla povertà”
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ROMA - Le politiche sociali diventino una competenza europea e Parlamento e Commissione europea rendano vincolanti le direttive sulle politiche sociali, quindi anche sul reddito minimo. È quanto chiede il Collegamento italiano lotta povertà (Cilap Eapn Italia) che oggi a Roma ha organizzato un convegno dal titolo “Il reddito minimo per una vita dignitosa” per fare il punto sulle politiche nazionali ed europee per il contrasto alla povertà. Secondo Nicoletta Teodosi, presidente del Cilap, è necessario che dall’Unione europea non arrivino solo raccomandazioni o comunicazioni, ma norme vincolanti per i paesi membri. “Attualmente la Commissione non può emanare una direttiva perché non ci sono i presupposti - ha spiegato Teodosi -. Le politiche sociali sono una competenza degli stati membri e quindi non sono di competenza europea. Quello che chiediamo è che la politica sociale diventi una competenza europea. Solo così sarà possibile alla Commissione emanare una direttiva”.
Sul fronte delle politiche nazionali, invece, preoccupa la “situazione frammentata” sui territori. “Abbiamo venti regioni che hanno la potestà di poter legiferare in materia socio-assistenziale a causa della riforma del titolo V del 2001 – spiega Teodosi -. Noi chiediamo che ci sia una strategia nazionale di lotta contro la povertà e che vengano utilizzati i fondi del 20 per cento del Fondo sociale europeo stabilito nella programmazione 2014-2020”. A quanti allontanano l’ipotesi di un reddito minimo anche in Italia per via della scarsità di risorse, Teodosi risponde: “Non è un problema di risorse, ma di scelte politiche – spiega -. Così come si trovano le risorse per gli F35 si possono trovare risorse per far crescere questo paese. Nelle interviste raccolte in una nostra ricerca, tutti hanno risposto che la questione economica non è il vero problema. La spesa sociale non viene considerata come un investimento. È una questione culturale e politica. Il sociale e le misure correlate vengono considerate spese”. (ga)