10 febbraio 2014 ore: 15:42
Immigrazione

Referendum svizzero, "rifugiati toccati solo marginalmente dal voto"

Lo sostiene Stefan Frey, portavoce del Organizzazione svizzera per l'aiuto dei rifugiati. Il numero di domande d'asilo è sceso di un quarto in virtù di una nuova legge sull'asilo e l'estrema destra guadagna posizioni grazie alle condizioni del mercato del lavoro, più che alla xenofobia.
© Mashid Mohadjerin / Redux / CONT Migranti portati in uno dei centri per rifugiati in Sicilia

Foto di Mashid Mohadjerin

MILANO – "È da anni che in Svizzera si respira questo clima di forza crescente dell'estrema destra. Non è solo la questione immigrazione a condizionarla, ma anche lo stato del mercato del lavoro. C'è un effetto cumulativo di fattori che porta la popolazione vicino alle posizioni della destra". È quanto sostiene Stefan Frey, portavoce dell'Osar (Organizzazione svizzera per l'aiuto ai rifugiati). Il voto del referendum voluto dall'Udc, sottolinea, "tocca solo per una piccolissima parte i rifugiati". Per altro la quota di immigrati non economici in Svizzera è molto minoritaria e in diminuzione rispetto agli anni passati. Le domande d'asilo nel 2013 sono state 21 mila "il 25 per cento in meno dell'anno precedente", commenta Frey. Un calo che nulla ha a che fare con gli argomenti dell'estrema destra: "È entrata in vigore la nuova legge sull'asilo che ha reso più veloci i tempi di decisione – aggiunge Frey -. Pensiamo che sia inaccettabile dover attendere più di un anno per conoscere l'esito della propria richiesta per questo abbiamo stretto accordi con alcuni Paesi africani per sveltire le pratiche". La legge inoltre prevede l'immediata garanzia dei diritti giuridici del richiedente asilo.

Prima che il referendum abbia un effetto diretto sulla vita degli immigrati in Svizzera passerà del tempo. Al massimo tre anni, tempo utile al governo della confederazione per aprire un tavolo di trattative con l'Unione europea. In quella sede saranno stabiliti i tetti per gli ingressi di lavoratori e rifugiati politici e solo allora si potrà capire quanto sarà effettiva la stretta sull'immigrazione. Intanto, ieri, a seguito dei risultati del voto, in diverse città della Svizzera militanti di gruppi contrari al referendum hanno organizzato alcune manifestazioni spontanee. A Zurigo, Berna e Lucerna si sono ritrovate circa 2 mila persone per esprimere rabbia contro l'esito del referendum. "Ci vergogniamo di essere svizzeri", si legge nei cartelli portati dai manifestanti in piazza. Per ora, tutto tace dal fronte delle organizzazioni a sostegno dei rifugiati, che ancora non si sono espresse sul referendum. (lb)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news