9 aprile 2014 ore: 13:54
Immigrazione

Regione Lombardia, "nemmeno coinvolti per la gestione dell'emergenza profughi"

Simona Bordonali, assessore all'immigrazione e alla sicurezza, replica alle accuse di aver lasciato il comune di Milano solo nel gestire i profughi siriani. E punta il dito contro la gestione dei flussi migratori del governo: "Manca un piano organico"
Riccardo Venturi/contrasto Campo profughi, rifugiati, tra Libia e Tunisia

MILANO - "Il Comune non ha coinvolto neanche noi nell'emergenza siriani". Simona Bordonali, assessore all'immigrazione e alla sicurezza di Regione Lombardia respinge le critiche lanciate dall'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino. L'accusa è di aver ignorato il tema siriani: "Non è vero che siamo stati assenti – replica Bordonali -, non siamo stati coinvolti, nemmeno per lo Sprar". Né dal Comune, né tanto meno dal governo: "I costi ultimi dell'immigrazione ricadono sempre sui Comuni e gli enti locali non possono nemmeno partecipare", sostiene l'assessore regionale. Bordonali cita il caso dei minori non accompagnati. Costo dei progetti: 35 mila euro (per tutti). "Un conto è il bilancio del Comune di Milano che può anche affrontare questa spesa – ragiona – un'altro quello di un piccolo Comune che si trova costretto ad affrontare la questione e che magari deve rivedere il bilancio per questo".

L'assessore cita poi il dato della disoccupazione dei lavoratori stranieri che ha raggiunto la quota record del 15% tra ultraquattordicenni. "Dobbiamo occuparci di loro prima di accogliere altri immigrati". E punta il dito contro il governo, colpevole di aver cancellato il reato di clandestinità, "dando all'estero l'immagine di un Paese dove chiunque arrivi qui può fare ciiò che vuole nella completa impunità", commenta. Prima che ricorrere ai respingimenti, per Bordonali "bisogna riattivare gli accordi bilaterali" e "dare l'immagine dell'Italia come di un Paese dove non c'è lavoro né risposte concrete". Il ministro dell'Interno Angelino Alfano si allarma per il numero di sbarchi, dice Alfano, "ma gli arrivi erano largamente previsti con il ritorno alla buona stagione e non c'è nemmeno un piano per l'accoglienza e l'integrazione". (lb)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news