Registro unico del Terzo settore, arriva il via libera decisivo
C'è soddisfazione fra i rappresentanti istituzionali che hanno portato a termine il lavoro: "Finalmente - afferma il presidente del Molise, Donato Toma, che oggi ha presieduto la Conferenza delle Regioni che ha preceduto quella Unificata - arriva una risposta attesa da tutto il Terzo settore. Il registro unico nazionale del terzo settore si sostituisce ai diversi registri previsti dalla vecchia disciplina e permette anche l'iscrizione nel registro di enti che prima non erano tenuti ad alcuna iscrizione. E' davvero un traguardo molto importante- conclude Toma - raggiunto anche con il contributo propositivo delle Regioni che hanno contribuito a migliore il testo in un'ottica ai attenzione ai territori che non perdesse di vista l'obiettivo dell'uniformità".
Nel dettaglio il decreto disciplina: le procedure per l'iscrizione e per la cancellazione degli enti nel Registro Unico Nazionale del Terzo settore, nonché i documenti da presentare ai fini dell'iscrizione, al fine di garantire l'uniformità di trattamento degli Enti del Terzo Settore sull'intero territorio nazionale; le modalità di deposito degli atti; c) le regole per la predisposizione, la tenuta, la conservazione e la gestione del Registro Unico; le modalità di comunicazione dei dati tra il Registro Imprese e il Registro Unico di cui alla lettera a) con riferimento agli Enti del Terzo settore iscritti nel Registro delle imprese.
“L’intesa trovata oggi tra Stato e Regioni sul registro unico del Terzo Settore è – commenta Stefano Lepri, responsabile Terzo Settore per la segreteria nazionale del Pd - una bella notizia, perché avremo presto, con l’approvazione del relativo decreto ministeriale, procedure chiare e omogenee per l'iscrizione e la cancellazione degli enti del terzo settore nel Registro Unico Nazionale. Ci saranno varie sezioni, a seconda della natura giuridica dei diversi enti. Si passa così da una situazione che vede la tenuta di più registri con criteri diversi tra regione e regione ad un unico sistema di registrazione nazionale, pur articolato territorialmente. Si tratta di un salto in avanti fondamentale, sia in termini di trasparenza che di semplificazione delle procedure. Un altro bel risultato, frutto della lungimirante legge sul terzo settore approvata nella scorsa legislatura”.