Reis. Alleanza contro la povertà: "Sulla stabilità confidiamo in un accordo"
ROMA – Sulla possibilità che la prossima legge di stabilità possa contenere il Reis, il reddito di inclusione sociale proposto dall’Alleanza contro la povertà, c’è ancora qualche speranza. È quanto ritiene Gianni Bottalico, portavoce del cartello di oltre 30 organizzazioni riunite nell’Alleanza, commentando le dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, intervenuto questa mattina durante la presentazione del rapporto di Caritas italiana “Dopo la crisi, costruire il welfare”. Sul tema del contrasto alla povertà, il sottosegretario ha sottolineato l’intenzione del governo di “irrobustire il Sia”, l’attuale sperimentazione attiva nelle 12 città con più di 250 mila persone, mentre sulla possibilità di reperire risorse tali da finanziare il Reis, da De Vincenti è arrivata una doccia fredda. “Stiamo facendo i conti – ha spiegato il sottosegretario -. Stiamo valutando e lavorando in questa direzione, ma siamo abbastanza lontani da quel miliardo e 800 milioni”. La cifra utile, quest’ultima, per avviare lo strumento del Reis su tutto il territorio nazionale.
Per Bottalico, però, non è ancora detta l’ultima parola. Il testo che verrà presentato nei prossimi giorni, infatti, sarà sicuramente emendato. Un iter che permetterà all’Alleanza di far sentire la sua voce. “Confido sul fatto che si possa ragionevolmente trovare un accordo a legge di stabilità in corso – ha spiegato Bottalico - facendo leva sul fatto che rispetto anche solo all’estate la situazione è mutata, il governo venerdì rivedrà al rialzo le previsioni di crescita e c’è un allentamento dell’austerità di fronte alle emergenze. Per rafforzare questa crescita e irrobustirla occorre pensare ad allargare il mercato interno e i provvedimenti contro la povertà, oltre che per equità, vanno anche in questa direzione. È una leva formidabile per stimolare i consumi”. Una speranza, quella di Bottalico, che risiede soprattutto nella possibilità di allentare i vincoli europei di fronte a quella che potrebbe essere dichiarata, per l’Italia, un’emergenza. “I fatti recenti dimostrano che l’austerità si può allentare rispetto alle emergenze – spiega Bottalico -. Come per l’accoglienza dei profughi, e l’Europa ha già detto che scorporerà la spesa dal patto di stabilità, non si vede perché non si possa considerare altrettanto un’esigenza la povertà. Facendo leva su questi elementi, l’Alleanza contro la povertà confida nel fatto che con buona volontà e proseguendo col dialogo già impostato si possa arrivare alla definizione di risorse tali da far partire il progetto del Reis”.