Renzi difende il nuovo Isee: è meglio di quello vecchio
ROMA – La questione del nuovo Isee arriva fino al question time della Camera dei deputati, con il presidente del Consiglio Matteo Renzi chiamato a rispondere sul tema in risposta ad un’interrogazione presentata da Fratelli d’Italia. Il premier difende il nuovo meccanismo di calcolo dell’indicatore della situazione economica, che ritiene più puntuale e veritiero di quello precedente, ma non entra nei particolari giudiziari che hanno portato alle sentenze del Tar del Lazio e poi al ricorso in Consiglio di Stato, la cui udienza è prevista per il prossimo 3 dicembre.
Sia nelle parole di Giorgia Meloni, che ha illustrato in aula l’interrogazione, sia in quelle del premier, che le ha risposto, non c’è alcuna traccia della vicenda giudiziaria. Meloni però denuncia l’inserimento di indennità di accompagnamento, pensioni sociali e di invalidità nel calcolo nell’Isee e il fatto che come conseguenza di ciò molti cittadini che usufruivano di sussidi ora non ne usufruiscono più. Renzi, che ha in mano i dati passati dai tecnici del ministero del Lavoro e Politiche sociali, risponde che “gli uffici invece segnalano un elemento di soddisfazione”, con i dati che parlano, proprio per i disabili, di quattro dichiarazioni su cinque più favorevoli o indifferenti nel confronto con il modello di calcolo precedente. Il premier mette in risalto anche il fatto che l’Isee si basa ora non sulle autocertificazioni, ma su dati dell’Anagrafe tributaria, e dunque “c’è una maggiore correttezza del procedimento”. Meno furbi, insomma, e dati più veritieri. Per questo, dice Renzi, “bene ha fatto il mio predecessore Enrico Letta a firmare il decreto” del nuovo Isee.
“Non si devono però confondere – precisa Renzi - le regole di calcolo dell’indicatore Isee con la definizione delle soglie di accesso che dipendono invece dai singoli enti”, quindi da università, comuni, regioni, amministrazioni locali. “E’ il singolo ente – insiste Renzi - che decide la soglia di accesso, l’Isee è solo uno strumento”. In ogni caso, “siamo pronti alla verifica dei numeri e a discutere se c’è qualcosa che non funziona”. (ska)