Renzi e tre ministeri celebrano a Palazzo Chigi la giornata della disabilità
ROMA – “La sfida per l’inclusione: il futuro delle persone con disabilità”: è questo il titolo con cui il governo ha deciso, per la prima volta, di partecipare attivamente alla celebrazione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, organizzato dai ministeri del Lavoro, della Salute e dell’Istruzione, in collaborazione con Fish e Fand. L’iniziativa, condotta da Federico Taddia e trasmessa in diretta streaming su Rai Cultura, si svolgerà il 3 dicembre, dalle 9.30 alle 13.30, presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, cioè la stanza dove di solito vengono ricevute le associazioni di categoria o svolte riunioni tematiche ristrette. Non sarà dunque aperta al pubblico, ma solo a una ottantina di invitati soprattutto istituzionali, con la stampa che potrà seguire in un ambiente a parte.
Il programma prevede una massiccia rappresentanza governativa, con un intervento dello stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi: le associazioni ricordano che l'ultima partecipazione di un premier a un evento così solenne sulla disabilità (si trattava della Conferenza nazionale svoltasi a Roma) risale a ben 15 anni fa quando la carica era ricoperta da Massimo D'Alema.
Accanto a Renzi sono previsti gli interventi dei ministri Beatrice Lorenzin (Salute) e Giuliano Poletti (Lavoro e Welfare), del sottogretario all’Istruzione Davide Faraone, il presidente dell’Inail Massimo De Felice. Ci saranno poi alcuni interventi interventi da parte delle associazioni, degli enti locali e di esperienze specifiche, nel tentativo di dare voce a tutti soggetti coinvolti attivamente nella programmazione e l’attuazione delle politiche per la disabilità. La mattinata sarà scandita in tre sessioni: la prima, dedicata a “Crescere e imparare con la disabilità: la scuola”; la seconda su “Abilitare e riabilitare per l'inclusione nella comunità: la salute” e la terza “Per una vita piena anche da adulti: il welfare e il lavoro”.
“L’Italia può vantare una normativa sulla disabilità tra le più avanzate – spiegano gli organizzatori - Dalla legge quadro n. 104 del 1992 alla legge n. 68 del 1999 sul lavoro delle persone con disabilità, fino ai testi che hanno disciplinato varie questioni cruciali, come l’accessibilità o l’inclusione nel sistema scolastico, il legislatore ha sempre colto e spesso anticipato le istanze più moderne provenienti in primo luogo dalle persone con disabilità”. Al tempo stesso, però, “la piena inclusione nella società resta ancora una sfida da vincere – segnalano i promotori dell’iniziativa - per assicurare la piena partecipazione delle persone con disabilità, al pari di tutti gli altri cittadini, in tutte le diverse dimensioni e opportunità della vita quotidiana: scuola, lavoro, salute, accessibilità e trasporti, qualità e uniformità dei servizi”.
Se da un lato quindi la strada per la piena inclusione è ancora lunga, dall’altro però sono stati compiuti, negli ultimi anni, significativi passi avanti: “La ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (L. 18/09) – spiegano ancora gli organizzatori - riduce la distanza tra norme esistenti e vita reale sulla base del nuovo paradigma che vede al centro i diritti umani, il principio di non discriminazione e di uguaglianza delle opportunità”. Ancora, il Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità, recentemente approvato con decreto del presidente della Repubblica, “costituisce l’indispensabile quadro di riferimento per le politiche nazionali”. Infine, a tener vive le speranze di un futuro migliore, c’è “il grande protagonismo delle persone con disabilità, delle loro famiglie e delle associazioni registrato negli ultimi anni, che costituisce per la politica una sponda preziosa che fino ad oggi era mancata. Si tratta degli elementi principali che potrebbero consentire, nel medio periodo, di ridurre quella distanza tra quanto prevede il nostro quadro normativo e quanto si riscontra nella vita reale”.
Ed è in questo contesto, tra preoccupazione per inclusione ancora da realizzare e speranza per il futuro, che si inserisce il contributo attivo che il governo ha inteso dare alle celebrazioni di una giornata che non intende essere solo una ricorrenza ma, “mettendo assieme un fondamentale patrimonio di competenze – pubbliche e della società civile - segni una nuova svolta per le persone con disabilità e i loro familiari”.
Qui il programma completo dell'evento.