Riaprire le scuole? Per i presidi, “tre nodi da sciogliere: trasporti, spazi, vaccini”
ROMA - Un rientro in classe che sia “sicuro e duraturo”: è quello che auspicano i dirigenti scolastici, preoccupati per l'annunciata riapertura generalizzata delle scuole, superiori incluse. “Siamo sicuramente d’accordo con l’intento di far tornare in classe di tutti gli studenti degli istituti superiori – ci assicura l'Anp (Associazione nazionale dei presidi) - però dobbiamo evidenziare che ci sono ancora dei nodi da sciogliere per permettere un rientro sicuro e duraturo”.
Quali sono le principali criticità di ritorno generalizzato in classe?
La prima criticità, fondamentale, è quella dei trasporti pubblici locali che, soprattutto nelle grandi città, non è stata risolta. A questo proposito, alla riunione alla quale abbiamo partecipato stamattina presso il ministero dell’Istruzione, abbiamo segnalato come i tavoli prefettizi e regionali, previsti dal Protocollo dello scorso 6 agosto, non abbiamo sempre prodotto i risultati attesi. La seconda criticità è quella dell’affollamento delle classi, che rende difficile rispettare il metro di distanziamento necessario per questioni sanitarie.
Quali condizioni renderebbero possibile e sicuro questo rientro?
Innanzitutto, è importante completare il piano vaccinale del personale in servizio presso le scuole per garantire le condizioni di sicurezza che, sole, possono dare continuità all’erogazione del servizio: è necessario, in particolare, che tutto il personale impegnato nell’imminente esame di Stato porti a termine la procedura vaccinale.
E per quanto riguarda l'idea dei test periodici per gli studenti?
L'ipotesi dei frequenti tamponi salivari sarebbe auspicabile, fermo restando che siamo consapevoli del fatto che ciò richiederebbe un'organizzazione imponente e complessa.