Richiedenti asilo pitturano una scuola: idea nata da un gruppo di genitori
Sono una trentina i richiedenti asilo a Modena (accolti e accompagnati dagli operatori delle realta' Ceis, Caleidos e Porta Aperta) in questi giorni alle prese con lavori di ritinteggiatura all'interno della scuola secondaria di primo grado "Paoli" in viale Reiter. Coordinati da un gruppo di genitori di ragazzi che frequentano la scuola, i volontari in 20 giorni di lavoro ridipingeranno 50 aule per un totale di oltre 10.000 metri quadrati. "L'iniziativa- spiega l'assessore al Welfare Giuliana Urbelli- e' nata dall'idea di un gruppo di genitori della scuola che si e' proposto volontariamente, al termine dell'anno scolastico, di migliorare l'ambiente in cui i propri figli vanno a scuola". Se alcuni genitori hanno anche messo a disposizione la propria competenza professionale, "per i richiedenti asilo- prosegue l'assessore modenese- rappresenta un'occasione di fare esperienze assimilabili a quelle lavorative, e acquisire competenze per farsi conoscere. Questi progetti presentano una certa complessita' e vanno curati con grande energia, ma per i richiedenti asilo le esperienze di volontariato- conclude Urbelli- rappresentano concretamente un'opportunita' di integrazione".
Il progetto e' stato organizzato dallo stesso assessorato al Welfare del Comune di Modena insieme alla Direzione scolastica, che, accogliendo la proposta dei genitori, ha messo in campo il coordinamento con alcuni soggetti del terzo settore. Tutto rientra nell'accordo sul volontariato dei richiedenti asilo che il Comune ha sottoscritto con diocesi, Prefettura, terzo settore e Csv. (DIRE)