7 ottobre 2014 ore: 16:39
Non profit

Riforma Csv. Diritti degli Anziani: “Linee guida vanno nella direzione giusta”

In una circolare interna, la presidente di Ada appoggia gli otto punti della “proposta approvata dal Forum”. “Non è più possibile sostenere che su 34 milioni destinati ai Csv, 22 siano utilizzati per la struttura”

ROMA – “Le linee guida proposte da Acri, Csvnet e Forum nazionale del Terzo settore vanno nella giusta direzione da noi auspicata”. Sulla vicenda della riforma dei Centri di servizio per il volontariato (Csv), portata allo scoperto da una nota del Movimento di volontariato italiano che ha bollato come “deleteria” la proposta circolata in questi giorni, non tutti sembrano essere contrari a quanto contenuto in un “documento ad uso interno” che riporta le “Linee guida per la revisione del Dm 8 ottobre 1997 (“Modalità per la costituzione dei fondi speciali per il volontariato presso le regioni”, ndr) in cui Forum del Terzo settore, insieme ad Acri e Csvnet “convengono in una modifica in tempi brevi della disciplina”. A promuovere le linee guida è l’associazione per i diritti degli anziani (Ada) che in una circolare interna del 2 ottobre ha diffuso anche lo stesso documento del Forum scatenando le polemiche di alcuni Csv. Nella circolare, tuttavia, la presidente nazionale dell’Ada, Nirvana Nisi, “invita tutti i propri rappresentanti nei Csv territoriali a sostenere nelle sedi opportune e nelle discussioni gli 8 punti della proposta approvata dal Forum”.

Per la federazione Ada nazionale, “la situazione di grave crisi economia e sociale che ha colpito il nostro Paese ci chiede riflessione e ponderatezza su qualsiasi spesa si debba affrontare. La situazione finanziaria in cui versano le Casse di risparmio non consente più di garantire il finanziamento dei Csv così come previsto dagli accordi sottoscritti”. Per Ada, serve una “razionalizzazione delle risorse e quindi una revisione del D.m. del 8 ottobre 1997”. Secondo l’associazione, infatti, “non è più possibile sostenere che su 34 milioni di euro destinati ai Csv circa 22 milioni siano utilizzati per il finanziamento della struttura. Oggi questo non è più sopportabile da parte delle associazioni di volontariato che non possono operare in aiuto dei più deboli ed emarginati come vorrebbero perché le risorse scarseggiano essendo destinate a finalità diverse”.(ga)

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