Riforma del terzo settore, Csvnet: “Si apre una nuova fase normativa”
ROMA – “Il ddl di riforma del terzo settore, nel quadro più generale della pre-visione, conferma letteralmente le anticipazioni riguardanti i Centri di servizio per il volontariato, che avevamo già commentato positivamente. Si apre ora una nuova fase normativa che, insieme al mondo del volontariato e di tutto il terzo settore, seguiremo con molta attenzione e in tutte le sue parti”. Questo il commento di Stefano Tabò, presidente di Csvnet, Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato (Csv) sul disegno di legge presentato questa mattina in conferenza stampa.
”Non si tratta certo di attendere ma, semmai, di intensificare l’impegno e l’interlocuzione politica sulla base del contenuto del ddl stesso – continua Tabò – .Il futuro dei Centri di servizio, dopo questa importante conferma, appartiene ancora di più alla capacità di fare rete delle nostre organizzazioni. In questo periodo di scarsità, le risorse che la legge 266/91 assicura, sia pure in costante e significato calo, al sistema dei Centri di servizio, tramite le fondazioni di origine bancaria, rappresentano una grande opportunità per la promozione del volontariato stesso e per il suo supporto in questo periodo di cambiamento.
“Csvnet è pronto a mettere a disposizione del legislatore tutta l’esperienza maturata in questi anni per entrare nello specifico della previsione del decreto: ‘revisione e promozione del sistema dei Centri di servizio per il volontariato, e riordino delle modalità di riconoscimento e controllo degli stessi’. Anche noi – conclude Tabò - vogliamo investire sul futuro, valorizzando al massimo il patrimonio rappresentato dai nostri Centri di servizio, capillarmente diffusi in tutto il territorio nazionale".