Riforma terzo settore, Acri: "Opportuno dare vita a welfare complementari"
ROMA – “Della riforma del Terzo settore proposta dal governo apprezziamo la consapevolezza che sia opportuno dare vita a forme di welfare complementari in cui gli attori del territorio, pubblici e privati, profit e non profit, lavorino insieme per dare risposte corali, concrete ed efficaci ai bisogni della comunità”. Positiva la valutazione complessiva delle linee guida proposte da Matteo Renzi per riformare il terzo settore da parte di Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri, l’associazione delle Fondazioni e delle Casse di risparmio Spa, che durante il convegno “Welfare di comunità, il ruolo delle fondazioni” tenutosi oggi a Roma ha espresso un generale apprezzamento “sia nel metodo che nei contenuti” dell’iniziativa del governo.
“Significativo è il riferimento del governo ai corpi intermedi – ha spiegato Guzzetti -, fra i quali vi sono anche le Fondazioni di origine bancaria, al riconoscimento che se ne vuole dare anche sotto il profilo della veste giuridica, con l’auspicata riforma del capitolo secondo del libro primo del Codice civile, e all’obiettivo dichiarato di volerli altresì coinvolgere nel processo decisionale e attuativo di un welfare di comunità che sia sempre più vicino ai cittadini e ai suoi bisogni”. Una proposta che, secondo Guzzetti, “consentirà di superare le ambiguità e le diffidenze che sovente vengono espresse nei confronti delle nostre Fondazioni, per valorizzarne appieno il contributo all’implementazione del principio costituzionale di sussidiarietà”.
Riguardo all’obiettivo del governo di premiare i comportamenti donativi contenuto nelle linee guida, per Guzzetti funzionerà da “stimolo a comportamenti socialmente responsabili di individui e imprese, nonché l’avvicinamento a prassi di respiro internazionale. Proprio per questi motivi si suggerisce di ampliarne la portata, prevedendo come destinatari dell’azione incentivante non solo i cittadini e le imprese, ma anche le svariate forme organizzative attraverso le quali può esprimersi l’azione dei cittadini”. Positivi, infine, anche “gli interventi di carattere strutturale volti a creare le condizioni per regolare la nascita e la riconoscibilità delle organizzazioni operanti nel privato sociale, e quelli di supporto e promozione per garantire la loro sostenibilità e il loro sviluppo dando pieno corpo al principio costituzionale di sussidiarietà”.