15 dicembre 2017 ore: 14:29
Non profit

Riforma terzo settore, Forum: “Non priva di criticità, servono interventi urgenti”

L’impianto della riforma convince le organizzazioni del Forum nazionale del terzo settore, ma per la portavoce Fiaschi servono ancora degli interventi. “Ci sono parti non chiare e che richiedono una interpretazione urgente”. Preoccupano i tempi di verifica dei dispositivi in campo: “Sono troppo stretti”
Riforma terzo settore

ROMA - L’impianto della riforma convince, ma non mancano le criticità: servono interpretazioni urgenti su alcuni aspetti e i tempi stabiliti per trovare dei correttivi sono troppo stretti. Così la portavoce del Forum nazionale del terzo settore, Claudia Fiaschi, è intervenuta sul tema della riforma del terzo settore aprendo i lavori della giornata di celebrazione dei vent’anni del Forum in corso a Roma, alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, del sottosegretario Luigi Bobba e del viceministro alle Politiche agricole, Andrea Olivero. “L’impianto della riforma ci convince - ha affermato Fiaschi -: riconosce per la prima volta la funzione pubblica degli enti di terzo settore nell’apporto delle diverse componenti; disegna la via italiana all’impresa sociale; punta a dotare il paese di un terzo settore affidabile e coerente con le proprie finalità e attività; prova a dare gambe al nuovo senza spiazzare l’esistente e a sostenere l’esistente nel cambiamento”. 

Tuttavia, per la portavoce del Forum, il “quadro non è privo di criticità”. Tra queste, ha specificato Fiaschi, c’è “il mancato coordinamento con norme specifiche preesistenti e iniziative non coordinate a livello interministeriale e inter-istituzionale rischiano di alterare il quadro regolativo complessivo che la riforma è ad oggi riuscita a costruire in un confronto dialettico e intenso con il mondo del terzo settore nel suo complesso”. Per Fiaschi, inoltre, “ci sono parti della riforma non sufficientemente chiare e che richiedono urgentemente una interpretazione - ha aggiunto -. Inoltre, sottolineiamo il valore di un serio dialogo sociale così come abbiamo avuto modo di sperimentarlo in occasione della riforma e della necessità di strategie strutturali di coordinamento interistituzionale tra i diversi livelli istituzionali e tra i diversi ministeri”. Preoccupano, inoltre, i tempi previsti per mettere la riforma alla prova dell’esperienza. “Evidentemente i tempi del correttivo fissati a luglio del prossimo anno sono troppo stretti per consentire di verificare l’insieme dei dispositivi messi in campo - ha spiegato Fiaschi -. Tempi resi ancora più contratti dalla stagione di confronto elettorale che si sta per aprire”. Per Fiaschi, infine, il successo di questa riforma “si misurerà col tempo e sulla capacità di generare gli effetti auspicati - ha concluso -, ma farà anche i conti con la disponibilità delle istituzioni di oggi e di domani di trattarla come materia viva da affinare alla prova dell’esperienza e con la capacità della società civile nelle sue diverse articolazioni di interpretarla e sperimentarla”.(ga)

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