Riforma terzo settore, Forum: "Soddisfatti anche se manca la copertura economica"
ROMA - "Si tratta di un buon testo di cui siamo complessivamente soddisfatti, per l'articolazione e la complessità dell'articolato, che abbraccia tutta la normativa del terzo settore e che ha saldi ancoraggi costituzionali, solidaristici e si pone in una prospettiva di riduzione delle disuguaglianze”. E’ il commento di Pietro Barbieri, portavoce del Forum nazionale del terzo settore, a termine della conferenza stampa , a cui è stato invitato dal ministro Poletti e dal sottosegretario Bobba, tenutasi questa mattina sul disegno di legge che si appresta ad iniziare il suo iter di approvazione parlamentare.
“Siamo anche soddisfatti per l'attenzione che il Ministero del lavoro ha prestato alle nostre segnalazioni e sottolineature – continua Barbieri – in particolar modo nell'articolo 2, nel quale vediamo recepite diverse nostre istanze, volte a valorizzare, in un contesto di legalità e trasparenza, il grande portato di utilità sociale, freschezza, vivacità, complessità e innovazione del terzo settore italiano”.
Non mancano tuttavia alcune perplessità. Il portavoce del Forum si riferisce al tetto previsto al 5 x1000, legato a non precisate risorse disponibili, e al collocamento e all'impostazione della nuova disciplina dell'impresa sociale. “Siamo però certi che durante il percorso parlamentare – precisa Barbieri – il testo potrà essere ulteriormente migliorato. E in questa azione, il Forum continuerà ad essere in prima linea nel fornire il proprio contributo, collaborazione e supporto”.
Perplessità espresse anche in merito alla “mancanza di un'adeguata copertura economica, all'altezza delle tante sfide che il ddl si pone, specie con riferimento al servizio civile universale e alla stabilizzazione del 5 x1000”. “C'era da aspettarselo, dopo i dati di questi giorni, ma non possiamo non esprimere delusione. La legge di stabilità 2015 sapevamo che sarebbe stato terreno di lavoro per povertà, non autosufficienza e politiche sociale. Lo sarà, ora, anche per il servizio civile, per il 5 per mille e la fiscalità di vantaggio per il terzo settore - conclude il portavoce Barbieri -. Raccogliamo in questa direzione con soddisfazione l'impegno assunto stamane dal ministro Poletti, se veramente vogliamo dare gambe all'assunto ‘lo chiamano terzo settore ma in realtà è il primo’".