Riforma terzo settore, le proposte dei notai: registro informatico e semplificazione degli atti
MILANO - Registro informatico nazionale delle persone giuridiche e semplificazione del riconoscimento legale delle realtà del terzo settore. Sono le due proposte per la riforma del terzo settore presentate dal Consiglio Nazionale del Notariato alla Commissione affari sociali della Camera il 10 novembre scorso. "L'obiettivo è quello di sburocratizzare e semplificare alcuni atti che ogni associazione o ente deve fare -spiega Albino Farina, consigliere nazionale del notariato-. In particolare, il riconoscimento della personalità giuridica che oggi è affidato alle prefetture con tempi lunghi. Dato che comunque l'atto deve essere fatto dal notaio, può essere affidata a quest'ultimo anche la verifica della conformità dello statuto alle leggi e gli altri controlli svolti dalla Prefettura".
Il Consiglio Nazionale del Notariato inoltre è già pronto a istituire il registro informatico nazionale, perché la stragrande maggioranza dei notai già realizza atti notarili digitali. "La creazione di un registro unico delle persone giuridiche permetterebbe di tenerlo sempre aggiornato, di consultare on line i dati e gli atti più rilevanti della vita di ciascuno ente, il rilascio di certificazioni in tempo reale da qualunque studio notarile italiano -sottolinea Albino Farino-. Oggi invece i registri sono provinciali e non sono consultabili on line, ma bisogna andare in ogni singola Prefettura, con grandi perdite di tempo".
Di queste proposte si parlerà a Milano, venerdì 28 novembre, con il convegno "Terzo settore: tra diritto vigente e prospettive di riforma", organizzato da Associazione di Terra Santa, in collaborazione con l'Associazione italiana notai cattolici. Si svolerà dalle ore 9 alle 16.30, al Teatro Angelicum. (dp)