26 luglio 2017 ore: 11:25
Immigrazione

Rifugiati, Corte Ue: accordi di Dublino valgono anche in situazione di crisi

Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Europea, respingendo il ricorso promosso da un giudice sloveno ed un giudice austriaco e ribadendo la validità del discusso Regolamento di Dublino. Per le richieste d'asilo è competente il paese d'arrivo
Sbarchi. Barconi nel mare

ROMA - “Gli accordi di Dublino valgono anche in situazione di crisi“. Tradotto, nonostante i flussi migratori eccezionali, lo stato competente per l’analisi della richiesta di asilo resta quello in cui i migranti entrano nell’area Schenghen e non la loro destinazione finale. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Europea, respingendo il ricorso promosso da un giudice sloveno ed un giudice austriaco e ribadendo la validità del discusso Regolamento di Dublino. 

Secondo il regolamento di Dublino, in caso di passaggio illegale delle frontiere il Paese competente non puo' essere quello dove la domanda viene presentata ma il primo, quello di ingresso nel territorio dell'Ue.

Il caso riguardava un cittadino siriano e due famiglie afghane che nel 2016 avevano varcato senza visto la frontiera fra Croazia e Serbia. Il trasporto era stato organizzato dalle autorita' croate perche' i migranti presentassero la richiesta di asilo in altri Paesi dell'Ue. Il cittadino siriano aveva poi presentato la richiesta in Slovenia, mentre le famiglie afghane in Austria. "L'attraversamento di una frontiera in violazione dei requisiti imposti dalla normativa applicabile nello Stato membro interessato - sottolinea Bot - deve necessariamente essere considerato illegale ai sensi del regolamento Dublino III". (DIRE)

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