Rifugiati, Croce Rossa: dai governi e dall'Ue politiche responsabili
"Qualunque sia la situazione e lo status delle persone migranti, abbiamo il dovere di offrire un'accoglienza dignitosa a ogni essere umano. Pertanto chiediamo maggiore consapevolezza del fenomeno e politiche migratorie piu' sostenibili e responsabili". Questo l'appello in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, sottoscritto da 22 Societa' nazionali della Croce Rossa in Europa, e per la Croce Rossa Italiana dal Presidente Nazionale e Presidente della Federazione Internazionale (Ifrc) Francesco Rocca.
"Ogni giorno- prosegue il comunicato- l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) conta il numero delle persone che hanno perso la vita in mare nel tentativo di raggiungere le coste europee. Periodicamente, alcune immagini risvegliano la nostra coscienza ma, piu' spesso, queste vite finiscono nell'indifferenza generale. In tutto il mondo, il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa supporta le persone vulnerabili: la nostra missione e' accoglierle, proteggerle, curarle e sostenerle".
"Dobbiamo capire- si legge ancora- che la migrazione e' un fenomeno globale e sostenibile e non una crisi temporanea ed europea. L'Europa dovrebbe svolgere un ruolo centrale nel coordinamento delle politiche migratorie, ma e' a livello globale che dobbiamo lavorare instancabilmente per il rispetto della dignita' umana, del diritto internazionale e contro le cause delle migrazioni forzate come poverta', disuguaglianze, distruzione ambientale e violenza".
Quindi, le 22 Societa' nazionali della Croce Rossa in Europa suggeriscono agli Stati di "definire le politiche migratorie in base alle loro capacita' materiali e sociali nell'accoglienza e nell'integrazione. Possono regolare la presenza dei migranti sul loro territorio, ma devono farlo nel rispetto del diritto internazionale e nazionale, proteggendo i diritti e la dignita' delle persone".
Per raggiungere questo obiettivo, "dobbiamo assicurare un processo di protezione che esamini in modo completo situazioni individuali spesso complesse, il rispetto del diritto all'unita' familiare, specialmente per i minori non accompagnati, l'accesso all'assistenza di base, un alloggio dignitoso e il non ricorso alla detenzione, specialmente per i bambini".
Un programma teso alla completa integrazione delle persone migranti basato "su un buon equilibrio tra diritti e doveri come il diritto alla formazione, al lavoro e il dovere di apprendere la lingua del paese ospitante, rispettandone la legge e le consuetudini. Per raggiungere un'integrazione di successo, pero', la societa' nel suo insieme deve mobilitarsi". (DIRE)